Ford Tourneo Courier

Tourneo Courier, l’alternativa intelligente secondo Ford

05 May 2014 motorpad.it
 Ford Tourneo Courier

Ford li chiama “smart people movers”, trasportatori di persone intelligenti, dove “intelligenti” possono essere gli stessi veicoli, così come coloro che li scelgono come automobili tuttofare. La gamma ora si amplia con il più piccolo della serie, il Tourneo Courier, che si pone alla base della gamma Tourneo, finora composta dal Connect (5 o 7 posti) e dal grande Custom (8 o 9).

Il Courier è costruito sul pianale della Fiesta e della B-Max, perciò con sospensioni MacPherson all’avantreno e ad asse torcente al retrotreno. Tre i motori proposti: l’innovativo tre cilindri EcoBoost turbo a iniezione diretta da 74 kW-100 CV con soli 1.000 cc di cilindrata, il diesel TDCi 1.500 da 55 kW-75 CV e il TDCi 1.600 da 70 kW-95 CV. Il cambio è manuale a 5 marce per tutti. Così come per tutti sono di serie lo Start&Stop e l’Hill Start Assist per le partenze in salita.

Il Courier fa naturalmente della capacità di carico la sua arma migliore, ma non mancano altre doti.

Di dimensioni contenute, (4.157 x 1.976 x 1.723 mm) all’interno offre spazio per tutti e per tutto. I cinque posti sono di quelli “veri”, oltretutto con una notevole ariosità sopra la testa. Il bagagliaio varia fra i 395 e i 708 litri con 5 posti in uso. Ben 1.656 i litri a disposizione con il divanetto ripiegato in avanti, con una lunghezza utile di 1.600 mm e un’altezza di 1.200. Numerosi i vani aggiuntivi: c’è un cassetto sotto il sedile destro, una mensola a tutta larghezza sopra le alette parasole, e una vaschetta fra i sedili anteriori in grado di contenere verticalmente un laptop. Interessante la possibilità di sistemare il copribagagli su due livelli, per dividere meglio il carico. Molto pratiche le portiere posteriori di tipo scorrevole, bilanciate con cura, che richiedono il minimo sforzo per azionarle. Sorprendente la posizione di guida, ben lontana da quel certo “effetto furgoncino” che a volte si trova a bordo di queste auto tuttofare.

Complice una plancia dal disegno mosso (di plastica un po’ duretta, però), ma soprattutto grazie all’ottimo rapporto fra pavimento, sedile e volante (questi due regolabili in altezza e lunghezza) ci si può ritagliare il posto guida sulle proprie misure. Forse un po’ rigido il sedile è però ben conformato. Oltre all’abbondante spazio, l’accoglienza a bordo è implementata dalla dotazione. Già sulla versione Plus, disponibile con tutti e tre i motori, si hanno a disposizione di serie il sedile con regolazione lombare e bracciolo, la consolle a sviluppo completo, i retrovisori riscaldabili, l’autoradio con USB e aux, il telecomando per le porte, il cruise control con limitatore di velocità.

Interessante la possibilità di scegliere il navigatore integrato, oppure il supporto MyFord Dock, a cui applicare il proprio smartphone o altre apparecchiature di info-intrattenimento. Utile anche l’opzione Ford Sync, con comandi vocali, Bluetooth e chiamata di emergenza automatica, in caso di apertura di un airbag.

Oltre a ciò l’offerta di lancio a cura della filiale italiana prevede il climatizzatore manuale e il sistema Ford Sync di serie, il tutto a 13.950 per la 1.0 EcoBoost, contro il prezzo “ufficiale” di 15.500 euro (esclusi clima e Sync). Stesso trattamento per le 1.5 e 1.6 TDCi, che sono offerte a 5.450 e 16.200 euro. Ancora più completa la 1.6 TDCi Titanium, arricchita di cerchi in lega, vetri scuri, fari automatici e sensore pioggia, che invece dei 19.250 euro esposti a listino standard scende 17.700 euro, completa inoltre di navigatore satellitare e climatizzatore elettronico.

Alla guida la Tourneo Courier si è rivelata facile e ben attaccata alla strada. Il “mille” EcoBoost fa parte della recente compagine di baby-motori dai dati di targa eclatanti. In effetti è brillante anche se – da buon 3 cilindri - “ringhia” un po’. Notevole la regolarità di funzionamento, segno di una messa a punto molto curata. Il diesel da 95 CV, dal canto suo, si è rivelato corposo e ben adeguato alla destinazione del Courier.

Difetti? la percezione dell’ingombro anteriore è assolutamente aleatoria e “bisogna farci l’occhio”; il retrovisore interno è molto in alto e bisogna scegliere: o si vede ciò che è lontano oppure ciò che ci segue da vicino; infine il sedile posteriore: una volta ripiegato lascia molto spazio inutilizzato sul pavimento fra le due file di sedili; inoltre, per rimetterlo a posto bisogna operare su un comando che richiede una certa velocità a ritirare il proprio braccio. Non è propriamente a prova di distratto. Al contrario è a prova di errore il sistema Easy Fuel, che rende impossibile sbagliare il rifornimento di carburante.

 

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