HONDA CIVIC TOURER
Se, per definizione, una Station Wagon deve concedere più spazio possibile ai passeggeri e alle loro eventuali necessità di carico, allora per la nuova Civic Tourer (così chiamano in Honda le loro SW) cominciamo a parlarne da qui, dal bagagliaio e dalle possibilità che vengono offerte di organizzare a piacere l’abitacolo. Cioè dalla versatilità del modello.
Si parte dunque, con 4 o 5 persone a bordo, da una disponibilità di 624 dmc utili ai quali se ne aggiungono 117, ricavati sotto il basso piano di carico, dove tenere stivate cose da tenere separate o da proteggere da sguardi indiscreti.
Se però si ribaltano i sedili posteriori il volume utile sale a 1.668 dmc, da farci un trasloco o quasi. Ma non è finita, perché i suddetti sedili “Magic” possono essere ripiegati anche all’indietro guadagnado spazio per carichi particolarmente alti.
Non meno importante, anzi, il capitolo sicurezza, attiva, passiva e preventiva. Qui la Civic Tourer fa le cose in grande e propone fino a otto sistemi attivi per assistere il pilota, tenerne desta l’attenzione, informarlo di un pericolo imminente e per sostituirsi a lui nel caso ogni avvertimento resti inascoltato. Tecnologie, insomma, che dalle più dotate ammiraglie diventano disponibili su un modello di segmento C lungo 4.535 mm, largo 1.770, alto 1.480.
Stilisticamente e nel suo sviluppo tecnico il modello nasce in Europa frutto del lavoro di un team europeo coordinato da un italiano, Simone Rizzuto, che si è preoccupato di realizzare comportamenti dinamici in linea con le aspettative dell’automobilista europeo.
Per questo particolare attenzione è stata posta al telaio, opportunamente irrigidito, allo sterzo dalla pronta e sincera risposta ed alle sospensioni, specie quella posteriore dove più si concentrano le eventuali differenze di peso per il carico imbarcato. Sono tre le modalità proposte, Confort, Normal e Dinamic così da assecondare i vari stili di guida e adattarsi vari percorsi.
Dal punto di vista stilistico, la Civic berlina ha “ceduto” tutta la parte anteriore, mentre quella posteriore è originale e ben personalizzata e tutto appare fuorché “appiccicata” in seguito. Aggiunge anzi una nota sportiva ll’insieme.
I debiti con la berlina coinvolgono naturalmente anche le motorizzazioni. Si dispone dunque del nuovo 1.600 cc DTEC da 120 CV e 300 Nm, 3,6 l/100 km che brilla per fluidità, prontezza di erogazione e anche silenziosità di marcia.
Gli si affianca un 1.800 cc da 142 CV, 174 Nm, 5,2 l/100 km e 146 g/km di CO2. Vivace e scattante, ma avrà paradossalmente vita un po’ complicata dalle qualità complessive del turbodiesel. Nelle due versioni il cambio e manuale a 6 rapporti e, sicuramente, una trasmissione automatica sarebbe ben accetta, ma al momento non è prevista.
Nell’arredo interno si accentua l’aria sportiveggiante del modello e, come è lecito aspettarsi da una Honda, si ritrova un elevato livello di qualità percepita e reale.
La Civic Tourer sarà commercializzata a partire da aprile 2014 ad un prezzo non ancora definito e che, si stima, attorno ai 1.000 euro in più della berlina con l’impegno cioè di rendere accessibile tutta l’avanzata tecnologia imbarcata.