HYUNDAI ix20
Viene quasi da dire “vedo doppio” perché osservando la nuova Hyundai ix20 le somiglianze con Kia Venga sono del tutto evidenti e le differenze ridotte a particolari di dettaglio.
Tornando alla ix20 che incomincia la sua carriera, le va riconosciuto l’importanza del ruolo che ricopre all’interno della gamma Hyundai dove mancava una monovolume compatta (4,10 mt di lunghezza) e questo a prescindere dalle affermazioni, più di facciata che di sostanza, da parte del management Hyundai secondo cui i compiti ed il target di riferimento della ix20 sarebbero diversi. In realtà il cliente ricercato è quello, comune, della piccola famiglia bisognosa di spazio e di versatilità in un prodotto affidabile e di buona qualità.
Nelle scelte tra le due “cugine-rivali” dai prezzi sostanzialmente simili (da 14.000 c. a 19.600 euro c.) giocheranno probabilmente elementi estranei ai modelli stessi (la rete di vendita, le valutazioni dell’usato, ecc) e magari considerazioni sostanziali quali i sette anni di garanzia offerti dalla Ki contro i cinque (sempre molti e con il soccorso stradale compreso) riconosciuti da Hyundai. Sul versante delle motorizzazioni, tutte Euro5, “n.n.s.s.” niente di nuovo sotto il sole: due a benzina di 1400 cc e 90 CV e 1600 cc da 126 CV e due turbodiesel di 1400 cc a due livelli di potenza, 77 e 90 CV.
Quattro i livelli di allestimento, Light, Classic, Confort e Style ai quali si aggiunge l’interessante versione Blue Drive, su tutti i motori, che vanta anche il sistema Start e Stop e gli pneumatici a scarsa resistenza al rotolamento per contenere i consumi e le emissioni. Egualmente interessante, dal punto di vista funzionale, la possibilità di scorrimento del sedile posteriore per regalare più spazio al bagagliaio. Nel comportamento su strada la ix20 sembra privilegiare il confort di marcia, rispetto la sportività.