Jeep Cherokee

La Cherokee, il secondo modello Jeep è pensato per il mercato europeo.

10 Apr 2014 motorpad.it
Jeep Cherokee

Se ti chiami Jeep e se hai come claim di marca “vai dove vuoi e fai quello che vuoi” l’impegno che ti assumi con chi sceglie i tuoi modelli è di quelli che non ammettono rinunce o compromessi. Un impegno al quale la casa americana (possiamo dire ora italo-americana visto che viene a produrre anche da noi?) tiene fede da sempre e che ora trova conferma con la nuova generazione della Jeep Cherokee. Lo scopo dichiarato è quello di posizionare questo Medium SUV nei quartieri alti del segmento di appartenenza facendolo evolvere in forme e contenuti nuovi e pur sempre coerenti con i valori di avventura e di multifunzionalità che già lo caratterizzano e che ne hanno dichiarato il successo fin dal suo primo apparire nel 1984.

Già allora vantava, nel suo genere, la novità della carrozzeria monoscocca con tutti vantaggi che ne conseguono e ora, per restare sul piano tecnico, riprende l’iniziativa proponendo il primo cambio automatico a nove rapporti. Una soluzione che, in termini pratici, significa disporre sempre del miglior rapporto di trasmissione per ogni situazione di marcia e quindi tanta sicurezza e confort in più e tanta concentrazione sulla strada per chi sta al volante.

Si trova in sostanza un tipo di guida davvero automobilistico sia nella versione a sola trazione anteriore, sia in quella a quattro ruote motrici. Qui però bisogna scendere in dettagli perché in realtà si deve parlare di tre sistemi di trazione integrale.

Il primo, Active Drive I, è completamente automatico e assicura un funzionamento continuo a qualsiasi velocità, sia nella modalità a trazione integrale che in quella a due ruote motrici.

Il secondo, Active Drive II, introduce le marce ridotte, mentre il terzo, Active Drive Lock prevede anche il bloccaggio del differenziale posteriore per assicurare maggiore potenza durante la guida a marce ridotte nel fuoristrada estremo caratteristiche.

Il nuovo Jeep Cherokee, offre anche il dispositivo di disconnessione dell'asse posteriore che riduce le perdite di energia quando non è necessario utilizzare la modalità 4x4; ne guadagna quindi il contenimento dei consumi.

Tutto questo in una cornice estetica che lascia intatta la preziosa identità di marca, ma la rinnova in chiave più moderna e aerodinamica con un cofano spiovente al quale è necessario abituarsi con le immancabili 7 losanghe. I fari sono separati con le luci diurne a LED posizionate in alto.

In pratica la Cherokee si propone in due differenti modelli con caratteristiche ben differenti, una stradale (Longitude e Limited) con un frontale più basso ed una decisamente off-road (Trailhawk) dove sono privilegiati gli angoli d’attacco e le caratteristiche per affrontare qualsiasi difficoltà. Quest’ultima per il momento è prevista solo con il motore a benzina. Rivisti completamente  gli interni con allestimenti molto “europei” di ottima finitura e qualità per materiali e lavorazioni.

Tra i contenuti qualificanti troviamo, tra l’altro, un quadro strumenti da 7” configurabile, il sistema Uconnect con schermo touchscreen da 8,4” e caricabatteria Wireless per smartphone, ben 70 dispositivi di sicurezza attivi, passivi e preventivi 

La gamma italiana prevede gli allestimenti Longitude, Limited e Trailhawk equipaggiati con il nuovo motore turbodiesel Multijet II da 2.000 cc da 140 e 170 CV entrambi con Star/Stop e il più potente con il nuovo cambio automatico a 9 rapporti. Segue il V6 Pentastar benzina da 3.200 cc da 272 CV solo con trasmissione automatica.

I prezzi vanno per la 140 CV diesel dai 39.000 ai 46.000 euro, per la 170 CV da 45.000 a 52.000 e per la 3.2 V6 da 53.000 nei due livelli previsti.

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