Jeep Renegade
Nasce in Italia la piccola Jeep di segmento B.
“Nata per essere una Jeep!” le parole di Mike Mantley CEO di Jeep sono chiare alla presentazione dell’ultima nata Renegade che porta per la prima volta nella storia il marchio all’interno del segmento B o negli Small SUV per il mercato americano. Un’area che interessa sempre di più i costruttori e piace molto ai clienti tanto che si stima una continua crescita nei prossimi anni. O meglio per dimensioni un veicolo simile nella tradizione è presente ed è la Willys MB del 1941 da dove è iniziata la storia della casa americana e che è stata una fonte di ispirazione molto preziosa per i designer.
Jeep entra con un SUV vero e proprio, non vogliono parlare di crossover od altro, con una vettura che è stata pensata e progettata negli USA ma che viene costruita in Italia a Melfi per essere venduta in oltre 100 paesi. Questo fa parte del programma di integrazione tra le due anime del gruppo FCA nell’ambito di una collaborazione italo-americana che a mostrerà al Mondial de l’Automobile di Parigi la versione Fiat con la 500 X partendo dalla base comune dell’architettura “4x4 Small Wide”.
I richiami stilistici tipici sono ben presenti a partire dalla classica calandra a longheroni e dai fari rotondi con un profilo laterale molto riconoscibile e robusto, i passaruota squadrati ed il richiamo al passato è molto presente anche nei fari posteriori che riprendono nel disegno la tanica di benzina di ferro che era parte integrante della Willys.
Nasconde diverse personalità, da quella adatta all’utilizzo cittadino forte delle dimensioni contenute di 4,23 mt di lunghezza (per 1,80 di larghezza e 1,66 di altezza) e della trazione anteriore a quella capace di affrontare tratti in fuoristrada con le versioni 4x4 che propongono due sistemi differenti: Active Drive e Active Drive Low, quest’ultimo a disposizione della Trailhawk studiata per l’offroad più impegnativo.
In questo caso ci sono angoli d’attacco di 30°, quello di dosso è di 24° mentre quello d’uscita è di 34°, un’altezza da terra di 210 mm, un’articolazione delle ruote di 205 mm, le piastre di protezione, il sistema di controllo Selec-Terrain con cinque impostazioni Auto, Snow, Sand e Mud e Rock mentre l’altra versione 4WD utilizza solo le prime quattro. Con l’inserimento delle ridotte ogni ostacolo viene superato e Hill Descent Control aiuta nelle discese più difficili. Inoltre Renegade è dotata del modulo di disconnessione dell'assale posteriore che riduce le perdite di energia, quando non è necessario passando in modo fluido dalla trazione a due ruote motrici a quella a quattro ruote motrici assicurando la gestione della coppia senza intervento da parte del conducente.
Passando ai motori, tutti Euro 6, la gamma italiana prevede le FWD un benzina turbo Multiair2 di 1,4 litri da 140 CV con trazione anteriore ed il diesel, il 1600 Multijet II da 120. Salendo di cilindrata con il 2.0 Multijet II abbiamo invece due livelli di potenza 140 e 170 CV solo con trazione integrale ed il cambio automatico a 9 rapporti novità assoluta nel segmento.
All’assistenza alla guida ci pensano i 60 sistemi montati tra cui spiccano l’Adaptive Cruise Control, il Forward Collision Warning Plus (per la frenata assistita) e il Lane Sense departure che saranno particolarmente utili per i test EuroNcap.
Tre allestimenti, Longitude/Limited/Trailhawk con la Opening Edition in tiratura limitata a 1500 esemplari per il periodo di lancio, 12 colori cerchi da 16 a 18 pollici, due tipi di tetto panoramico ed una serie di accessori Mopar per le personalizzazioni; c’è anche la stella in stile militare perfetta per il verde scuro della carrozzeria.
Al lancio il listino partirà da 20.000 euro per poi stabilirsi dai 23.500 ai 32.800.