MASERATI QUATTROPORTE
Parte dalla nuova Quattroporte l'ambizioso piano strategico che dovrà portare la Maserati a dimensioni produttive finora impensabili - 50.
Riassumendolo a grandi linee tra il 2013 e il 2016 sono in programma anche la Ghibli, il SUV Levante, la GranTurismo e una crossover ancora non ben definita. Tutti prodotti che dovranno ulteriormente internazionalizzare la marca del Tridente.
Veniamo però alla Quattroporte che giunge alla sesta generazione e che, pur sempre e per fortuna, inconfondibilmente Maserati nelle sue linee stilistiche d'insieme firmate dal mago Lorenzo Ramacciotti, è radicalmente cambiata, specie in quello che non si vede, ovvero nella sostanza tecnica.
Cresce, per cominciare in dimensioni (5,25 metri) partendo da un allungamento del passo e regalando così buoni centimetri all'abitabilità posteriore a due o tre posti; cresce anche la capacità del bagagliaio a quasi mezzo mc.
Rimane la classica calandra a barre verticali con il bel Tridente al centro e ci sono sempre le tre aperture che animano la lunga fiancata che chiude sulle “spalle” robuste che danno un gran senso di appoggio al terreno.
E' perfino ovvio, se non inutile, parlare del lusso degli allestimenti con la pelle pregiata di rivestimento e il legno impiegati senza risparmio.
Quello che non si vede lo si apprezza alla guida o lo si scopre aprendo il vano motore e rappresenta l'importanza delle novità tecniche che danno carattere alla vettura.
Entrano in gioco le sospensioni con doppi bracci trasversali davanti e multilink dietro, la cui funzione di sicurezza e comfort è incrementata dagli ammortizzatori a smorzamento variabile.
Si corre via così, anche sui percorsi misti, con l'agilità di marcia e la fedeltà di traiettoria di una autentica sportiva che ha smesso la tuta da pista per indossare lo smoking.
Il merito va diviso, logicamente, almeno con altri tre elementi: il peso ridottodi un centinaio di kg, la precisione dello sterzoe le nuove motorizzazioni.
Siamo quindi al cuore del problema ed alla rivoluzione della Quattroporte.
Si tratta infatti di un 3.000 cc V6 da 410 CV e 550 Nm e di un 3.800 V8 da 535 CV e 710 Nm muniti di un turbocompressore per ogni bancata e di doppio variatore di fase. Nei due casi esce una spinta ed una prontezza di erogazione senza fine anche con l'uso delle marce alte del cambio che le due unità hanno in comune e cioè lo ZF a 8 marce.
Qui si inserisce un'altra importante novità costituita, con il solo motore V6, dalla trazione integrale. Per dovere di cronaca vanno segnalate le prestazioni le prestazioni velocistiche: 285 e 307 km/h da verificare, e dove se no?, su qualche autostrada tedesca o su un adeguato rettilineo in pista. Possiamo invece testimoniare dei 4,9 o 4,7 secondi negli scatti da 0 a 100 kmh.
I prezzi saranno comunicati al Salone di Detroit.