MERCEDES CLASSE B
Resta il nome, ma la seconda generazione della Mercedes Classe B cambia volto e filosofia di prodotto.
Resta anche e si migliora ulteriormente l’eleganza e la qualità degli interni e ci sarà consentito un po’ di orgoglio nazionale ricordando che a questa parte del progetto, come per tutti gli allestimenti degli abitacoli di ogni Mercedes, le scelte e gli sviluppi si fanno in Italia, a Como.
Restando in argomento la Classe B 2012 in distribuzione dal 19 Novembre, viene proposta su due livelli di finizione e dotazioni, Executive e Premium con prezzi che muovono da 24.350 euro che è di sicuro appeal tenendo conto che è assimilabile a quello di molte berline medie che non dispongono della stessa generosità di spazio interno da modulare secondo necessità. Ci sono poi gli ormai classici Pack di personalizzazione che se da un lato fanno lievitare il prezzo, dall’altro consentono di disegnarsi la vettura secondo gusti e tipo di utilizzo.
Qualità e dotazioni di confort, infointrattenimento, assistenza alla guida e sicurezza sono, ovviamente, in linea con le abitudini Mercedes e con le aspettative e tra le disponibilità più interessanti e utili si segnalano i 7 Airbag, il Collision Prevent Assist che segnala l’improvviso e pericoloso avvicinarsi di un ostacolo, e l’ormai classica “Tazzina di caffè” dell’Attention Assist che suggerisce al pilota quando sarebbe il momento di fermarsi per una sosta ristoratrice.
Ma torniamo fuori dalla stessa per sottolineare la nuova linea decisamente più agile e seducente. Su una lunghezza che è cresciuta fino a 4,36 mt e una larghezza che tocca 1,78, l’altezza è ora di 1,56 mt, cioè quasi 5 cm in meno e i favorevoli effetti pratici ed estetici sono evidenti a partire da un Cx che è sceso a 0,26. Progressi decisi si registrano sull’incisività del frontale, sul cofano innervato e sulle fiancate filanti che sembrano perfino più lunghe di quanto non siano. C’è insomma una piacevole aria di sportività.
Novità sostanziali per le motorizzazioni, tutti inediti, due a benzina quattro cilindri, sovralimentati e ad iniezione diretta, di 1.600 cc a due livelli di potenza e coppia, 122 CV e 200 Nm e 156 CV e 250 Nm. Coppie che si esprimono nel primo caso da 1.400 giri e da 1.250 nel secondo che risulta quindi più godibile e di più consistente e progressiva erogazione.
Passando ai turbodiesel, anch’essi quattro cilindri e a iniezione diretta si parte con un 1.800 cc da 109 CV e 250 Nm che a sua volta cresce in potenza e coppia -136 CV e 300 Nm – per prestazioni complessive decisamente più brillanti.
Soddisfatta la parte dinamica va sottolineato come per questi propulsori i tecnici dichiarino riduzioni nei consumi che arrivano al 21% e questo grazie anche alle nuove trasmissioni a 7 marce con doppia frizione o manuale 6 marce.
All’efficienza del mezzo concorre infine la qualità dell’inedito pianale sul quale nascerà anche la nuova Classe A nel 2013.