Mitsubishi L200

Mitsubishi L200, pick-up robusto, versatile ed anche attento allo stile.

17 Sep 2015 motorpad.it
Mitsubishi L200

“Tutto nuovo” il pick-up Mitsubishi L200 che giunge ora alla quinta serie; ricalca l’affidabile struttura con telaio a longheroni e traverse, ideale per gli usi più versatili da lavoro ma con una particolare attenzione allo stile: si candida quindi anche al possibile impiego automobilistico, tant’è che si definisce “sport utility truck”.

Ora, pur sapendo che nel nostro paese per insondabili motivazioni fiscali tale impiego è quasi del tutto soffocato sul nascere, va dato atto ai tecnici Mitsubishi di avere realizzato un veicolo davvero bifronte con un’immagine complessiva che gioca sullo spirito di marca fortemente radicato fra i possessori di pick-up. Ecco quindi un frontale con stemma dei tre diamanti bene in evidenza, linee fluide, ma decise e l’originale integrazione a forma di “J” fra abitacolo e cassone. Questo permette un avanzamento del retrotreno senza nulla togliere alle capacità di carico. Il tutto per un coefficiente di penetrazione (Cx) di 0,40 con cassone scoperto.

Entrambe le carrozzerie dell’L200 sono ora a quattro portiere, con il Double Cab 5 posti in configurazione classica e il Club Cab 4 posti con apertura ad armadio (…ecco la novità), ideale non solo per offrire due posti di fortuna, ma anche per facilitare il carico in cabina di oggetti di uso frequente, tenendoli al sicuro da “mani indiscrete”.
Oltre tutto, l’assenza del montante centrale fa sì che tutte le operazioni siano molto facilitate.

Del resto, l’idea di facilità d’uso è stata il punto focale nella riprogettazione del nuovo Mitsubishi, sia dal punto di vista dell’impiego ricreativo e ancor più del mezzo per il lavoro, col quale si può avere a che fare per numerose ore durante il giorno.

A seconda delle versioni, infatti, sono previsti la videocamera posteriore, il telecomando delle portiere e dell’avviamento/spegnimento del motore, il cruise control, il clima bi-zona, il volante regolabile in profondità e altezza, la radio digitale (DAB),l’assistenza alla partenza in salita, l’avvisatore (disinseribile) del superamento della propria corsia, i fari HID con luci a led.

Sul fronte della pura sicurezza si segnala la presenza di ben 7 airbag, incluso quello per le ginocchia del guidatore, lo stabilizzatore dell’eventuale rimorchio (omologato 3.000 kg) e il Brake Over-Ride System, che dà la priorità alla frenata nel caso si schiacci freno e acceleratore contemporaneamente. A nostro avviso, un sistema molto utile nel caso il guidatore porti pesanti scarpe da lavoro, che possono indurre a sbagliare il comando.

Fra le doti di guida del veicolo, spicca la capacità di manovra, con raggio di sterzata di 5,9 metri soltanto, nonostante una lunghezza variabile fra 5.195 e 5.285 e una larghezza fra i 1.785 e i 1.815 mm, sempre a seconda degli allestimenti, che possono comprendere o meno i passaruote allargati o il predellino posteriore “stilish type”.

Dimensioni ragguardevoli che vanno a vantaggio della capacità di carico, con un cassone profondo 475 mm (+15 mm rispetto alla serie precedente), lungo 1.520/1.850 mm (Double/Club Cab), largo 1.470 e con una soglia a quota 850 mm. La portata totale varia fra 935 e 960 kg.

Dovendo spostare una massa in ordine di marcia posta fra 2.850 e 2.910 kg, il nuovo L200 è stato dotato del nuovo motore diesel 16V 2.400 cc nei due livelli di potenza da 154 e 181 CV, coppia 380 o 430 Nm, associati, il primo, alla trazione integrale inseribile Easy Select o, il secondo, alla raffinata Super Select 4WD II.
A ciò si aggiunga la possibilità di scegliere fra cambio manuale e 6 marce o automatico a 5, con sequenziale al volante, riservato al 181 CV (+1.800 euro, IVA inclusa).

Proprio con un esemplare da 181 CV con cambio manuale abbiamo potuto verificare l’efficacia del sistema di trazione Super Select 4WD II, basato su un selettore a manopola sul tunnel, che permette di guidare con la sola trazione posteriore (2H), con l’integrale permanente (4H), con il differenziale centrale bloccato (4HLc) e con i rapporti ridotti (4LLc). Grazie anche all’altezza minima da terra di 205 mm, agli angoli di attacco, dosso e uscita rispettivamente di 30°, 24°, 22° e a una profondità di guado di 60 cm il pick-up L200 ha saputo sfoderare doti da fuoristrada - come si usa dire - “duro e puro”, con i soli limiti dettati dalle dimensioni.

Alla luce di queste capacità, sono apparse notevoli, d’altro canto, le doti di comfort e di guida. In primo luogo per l’omogeneità dell’assetto, spesso tallone d’Achille dei pick-up. In questo caso nessuna traccia di retrotreno saltellante così come di squilibrio fra le sospensioni o di esagerata cedevolezza in curva.
Mitsubishi l’aveva detto che l’L200 si guida come un’auto: “fatto l’occhio” ci andiamo molto vicini.

Infine i prezzi, che trattandosi di una veicolo da lavoro, pubblichiamo al netto di IVA e messa in strada: da 22.188,52 a 26.532,79 euro per il Club Cab. Da 23.827,87 a 28.172,13 per il Double Cab.
Prezzi “pieni”, da 27.650 a 34.950 euro, chiavi in mano

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