New Mini, always Mini

La nuova generazione di Mini cresce in dimensione ma resta inconfondibile. Nuovi motori tre cilindri.

28 Feb 2014 motorpad.it
New Mini, always Mini

A noi comuni mortali la cosa preoccupa. Alla nuova Mini, invece, il fenomeno fa soltanto bene. Ci riferiamo alla taglia che, con gli anni, va inesorabilmente dilatandosi facendoci perdere in agilità e fascino, mentre alla briosa anglo/tedeschina aggiunge solo nuovi motivi di interesse e richiamo.

Quando nacque nel 1959 dalla geniale intuizione di Alec Issigonis, la Mini (per la precisione la storica Morris Mini Minor) misurava 3 metri e 5 cm e aveva un “motorino” di 848 cc e 34,5 CV.  E adesso? Adesso è ancora più seducente e tentatrice di prima, molto più “auto”, con dimensioni che sono salite a 3,85 mt di lunghezza, 1,73 di larghezza e 1,42 di altezza e con nuovi motori da scegliere subito tra due a benzina e uno diesel, restando solo a quelli proposti al momento del lancio della nuova generazione, con potenze che vanno da 116 a 136 a 192 CV. E con due tipi di cambi, manuale a 6 marce o automatico sempre a 6 rapporti anche con comandi al volante.

Insomma la ragazzina irriverente di antan è diventata una splendida signora che, in quanto tale, non vuole più farsi corteggiare solo dai giovani, ma anche da ammiratori più maturi e, semmai, da giovani famiglie.

Per questo ha cambiato molto il suo aspetto rimanendo però sempre inconfondibile e inimitabile. Il frontale è diventato più imponente e più incisivo con il cofano motore più lungo e l’ampia calandra esagonale. Al posteriore sono di nuovo disegno il portellone così come i fari verticali. Il modo di stare sulla strada più importante è evidentemente una conseguenza delle mutate dimensioni d’ingombro con l’aumento di passo e carreggiata sfruttato anche per concedere più spazio all’abitacolo.

Novità interessanti anche nell’allestimento interno cominciando dalla plancia che ora utilizza in modo diverso il grande strumento circolare al centro che ospita il navigatore e una scenografica cornice che si illumina in accordo con le impostazioni prescelte e con i giri del motore. Il contachilometri e il contagiri sono ora posizionati ben visibili davanti agli occhi del guidatore e, inoltre, c’è la possibilità di optare per l’Head Up Display che proietta le informazioni principali senza rischio di distrazione.

Gli alzacristalli sono finiti sui pannelli porta (guarda caso come sulle BMW) e i rivestimenti - davvero alta la scelta di personalizzazione - sono molto più piacevoli al tatto ed eleganti. E’ aumentata l’abitabilità posteriore e il confort trae vantaggio dallo schienale che può cambiare inclinazione. C’è più versatilità nel bagagliaio la cui capacità sale a 211/731 dmc utili disponendo anche di un comodo doppiofondo.

Miglioramenti concreti e subito apprezzabili si riscontrano in marcia dove, pur senza rinunciare “go-kart feeling” forse un po’ ammorbidito a favore del confort generale, si fanno sentire gli effetti dell’azione di alleggerimento complessivo (45 kg), dello sterzo preciso e di un’insonorizzazione molto curata. E’ anche possibile variare la taratura della vettura attraverso una manopola inserita alla base della leva del cambio o del selettore di marcia; oltre alla impostazione standard MID sono attivabili le modalità di guida SPORT e GREEN. La guida viene coadiuvata da tutta una serie di sistemi di sicurezza come l’Adaptive Cruise Control, il Dynamic Stability Control, il Parking Assistant.

Rivoluzione piena per quanto riguarda i motori. Subito al lancio troviamo il tre cilindri benzina di 1.500 cc da 136 CV con consumi medi di 4,5 l/100 km per la Cooper e il 4 cilindri 2.000 cc da 192 CV e 5,7 l/00 km per la Cooper S che offre anche i paddles al volante, così da non dimenticare l’anima (e la storia) sportiva della Mini. Il turbodiesel della Cooper D è a sua volta un tre cilindri di 1.500 cc e 116 CVchew dichiara 3,5 l/100 km nel ciclo combinato. Rispettivamente di 20.700, 21.950 e 24.950 euro i prezzi di queste prime tre versioni già disponibili.

In arrivo ci sono un benzina per la One da 1.200 cc e 102 CV e un turbodiesel da 1.500 cc e 95 CV per la One D; anche questi ultimi, a tre cilindri. A listino a 18.300 e 19.900 euro.

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