Nissan Qashqai e X-Trail
Economia e prestazioni con nuovo motore a benzina 1600 DIG-T.
Nissan ha scelto l’inizio di quest’autunno per celebrare il proprio status di grande costruttore di veicoli crossover. Sono infatti ben tre i modelli portanti della sua gamma realizzati su questo filone: Juke, Qashqai e X-Trail, a cui si aggiunge come outsider il lussuoso Murano.
Secondo noi, questa è l’occasione per constatare non solo lo status quo attuale della casa, ma per riconoscerle una notevole capacità di prevedere e adattarsi ai voleri futuri del mercato.
Alla Nissan vanno infatti ascritti alcuni importanti primati. Basti pensare ai transplant – cioè gli impianti fuori dalla madrepatria – intesi non come semplici “fabbriche-cacciavite” di un tempo, ma come teste di ponte per costruire modelli più adatti ai mercati locali. Oppure alla prima Micra “europea” (1992), che stabilì nuovi standard tecnici e di equipaggiamento per le vetture del suo segmento.
Paradossalmente, lo stesso successo piuttosto relativo delle sue ultime auto “normali” ha spronato la casa a decidere per un veloce cambio di rotta, che ha fruttato una nuova identità.
Oggi il binomio Nissan=crossover è indiscutibile. E lo spirito innovativo si vede anche da scelte particolari, e ancora da “metabolizzare” .
Ci riferiamo al nuovo motore 1600 cc DIG-T turbo a benzina da 163 CV di potenza e 240 Nm di coppia che ora equipaggia non solo il Qashqai, ma anche il più impegnativo X-Trail, nelle versioni con cambio a 6 marce a trazione anteriore. Una proposta che può apparire controcorrente, in un settore dove il diesel la fa da padrone, ma avvalorata dal fatto che per molti la scelta del motore a gasolio era data non unicamente da motivazioni economiche, ma anche di pura prestazione nella guida di tutti i giorni.
Insomma, fra i “benzina” mancava un propulsore aggiornato, soprattutto in termini di erogazione, che ora invece c’è. E fa la sua bella figura.
Abbiamo provato sia il Qashqai sia l’X-Trail e non possiamo che promuovere il nuovo venuto. La sua dote migliore è la corposa uniformità di erogazione su una gamma di regimi naturalmente più ampia di un diesel, grazie sì alla coppia costante fra 2000 e 4000 giri, ma anche all’allungo a 5600 giri della potenza massima. Tutto con un discreto ammontare di vibrazioni in meno - specialmente ai bassi regimi - “plus” tipico del benzina rispetto al diesel. Nissan ritiene quindi che l’utente dei crossover sia pronto per questo ritorno al carburante “verde”, grazie a una sovralimentazione gestita con intelligenza, a una cilindrata modesta, in un insieme che permette di omologare un consumo combinato - secondo il ciclo di omologazione - di 6,2 litri/100 km per l’X-Trail e di 5,8 l/100 km per il Qashqai.
L’X-Trail 1.6 è disponibile nelle versioni Visia (a partire da 25.600 euro), Acenta (da 26.900 euro), Acenta Premium (da 29.700 euro) e Tekna (da 31.900 euro).
Il più “cittadino” Qashqai parte da 22.740 euro per l’allestimento Visia, per salire a 24.940 (Acenta), 27.090 (360) fino a 28.940 euro per il top di gamma Tekna.