Nuova Mini Clubman

23 Sep 2019 Paolo Pirovano
Nuova Mini Clubman

Presentata nel 2015 arriva per la seconda generazione della Mini Clubman il momento del restyling e di aggiornamento delle dotazioni, appuntamento che solitamente  avviene a metà del ciclo di vita della vettura. La piccola station wagon, è lunga 4,25 mt, occupa con la Countryman lo spazio all’interno del segmento C ed i due modelli sono fondamentali per le vendite in Italia dato che insieme fanno il 55% del totale delle immatricolazioni del marchio inglese (contro il 40% a livello globale).

Per mantenere il ruolo tra le premium compatte e distinguersi come auto fashion ha le principali novità all’esterno che partono dal frontale dove la griglia del radiatore con listelli orizzontali si allarga e i gruppi ottici circolari sono ora di dimensioni maggiori e possono essere a LED con funzione Matrix per gli abbaglianti; le luci posteriori sono anch’esse a LED ed offrono in opzione il disegno della Union Jack e gli specchietti retrovisori hanno una nuova forma. Le versioni Cooper S e SD, invece, mantengono la griglia esagonale. Non cambia lo stile della vettura con l’originale soluzione della sei porte con quelle del bagagliaio a doppia anta, le “split door”, un elemento unico ripreso dalla prima generazione della Clubman, quella prodotta dal 1969 al 1982.

Vengono razionalizzate le proposte Mini Yours per personalizzare l’auto secondo i propri gusti con tre pacchetti disponibili che offrono elementi di design e di comfort a bordo. All’interno si può trovare il volante sportivo e il rivestimento del sedile Yours Leather Lounge Carbon Black  con lo stemma dell’Union Jack sui poggiatesta, le cornici delle portiere illuminate, i tappetini con rifiniture nere e cuciture in alluminio ed un'etichetta con il design Mini Yours sui finestrini laterali. La Clubman monta i cerchi da 16 pollici di base con in opzione quelli da 18 o 19 anche bicolore e sempre tra gli equipaggiamenti extra sono presenti le sospensioni sportive che abbassano la vettura di 10 millimetri e quelle adattative gestite attraverso il Driving Mode.

La presenza di una SIM dati 4G è di serie su tutti gli allestimenti e consente la Chiamata d’Emergenza con rilevamento della posizione, mentre le opzioni Connected Navigation e Connected Navigation Plus, allargano il servizio con le informazioni sul traffico e assicurano l’interazione con lo smartphone.

I motori comprendono tre benzina e tre diesel, e tra i primi troviamo i tre cilindri 1.5 lt da 102 e 136 CV ed il 4 cilindri 2.000 cc da 192 per la Cooper S anche con trazione integrale All4. Passando ai diesel le potenze sono di 116 per il 1.5 tre cilindri e due scelte per il 4 cilindri 2.0 lt in versione da 150 CV e 192 CV, quest’ultimo con il sistema All4 in opzione.

Un discorso a parte lo merita la John Cooper Works che segna un deciso passo in avanti rispetto al modello che sostituisce aggiungendo 75 CV di potenza in più a parità di cilindrata. Il 4 cilindri turbo benzina di 2.000 cc arriva a 306 CV con 450 Nm di coppia dai 1.750 g/min, scatta da 0-100 in 4,9 secondi, ha la velocità autolimitata a 250 km/h, dispone della trazione integrale All4 e del cambio automatico a 8 rapporti Steptronic di serie con differenziale autobloccante meccanico integrato per le ruote anteriori. Lavora insieme al DSC (Dynamic Stability Control), aumentando la trazione con un effetto di blocco fino al 39%.

I prezzi partono da 23.950 euro per la One con motore benzina da 102 CV per arrivare a 42.400 della Cooper SD All4. Per il mercato italiano è presente anche la serie speciale Mayfair su tutte le motorizzazioni con un vantaggio cliente di 5.000 euro e che muove da 27.800 euro. La Clubman John Cooper Works è in listino a 44.100 euro.

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