Nuova Mini Countryman
Dalla presentazione al Salone di Los Angeles a novembre 2016 allo sbarco anche in Italia.
Arriva tra qualche giorno anche in Italia (porte aperte il 18 e 19 febbraio) l’attesa Mini Countryman di nuova generazione. È la variante che aggiunge ancora più sostanza e versatilità alle Mini 4 porte che, nel 2010, avevano cominciato ad esplorare orizzonti ben più vasti, per questo modello unico e inimitabile. Orizzonti che, per cominciare, iniziano proprio dal corpo vettura che, rispetto alla serie precedente cresce di 20 cm in lunghezza, cioè fino a 4,30 mt con un passo che a sua volta si allunga di 7 cm a 2,67 mt, così come la larghezza che sale a 1,82 mt e l’altezza a 1,56 mt.
È evidente lo sconfinamento nel “segmento C” del mercato e, altrettanto evidente, che tutto si traduca in una insperata disponibilità di spazio interno a partire da un bagagliaio che ora non teme più alcun confronto potendo arrivare a fino a 1.390 mc utili.
La vera abilità degli stilisti è quella di essere riusciti a conservare intatta a questa Midi, pardon, Mini vitaminizzata, tutta la sua preziosa identità e carica di simpatia. Ne saranno lietissime anche le donne che non si sentiranno tradite, ma anzi gratificate dal poter viaggiare con tutta la famiglia in spazi di gran lunga più confortevoli. Ma sempre in una Mini che si è tolta lo sfizio di diventare anche SUV.
Nelle due anime, una più cittadina e l’altra che strizza l’occhio anche all’avventura fuori dall’asfalto, la nuova Countryman si fa riconoscere dunque per l’aspetto più muscoloso, per i fari anteriori a Led, soluzione che si ritrova su tutte le fonti luminose, con quelle di posizionamento che disegnano un cerchio completo, e per le ruote da 16 o 17” pollici di serie (con l’alternativa di quelle da 19”). Negli interni di nuova progettazione domina lo strumento circolare caratterizzante, ma più ampio, tanto da ospitare un monitor di 8.1 pollici ora touchscreen e, per la prima volta, la possibilità di avere le cornici dei rivestimenti retroilluminate per rendere ancora più esclusiva e personale la propria Countrymen.
Piacerà sicuramente la funzionalità Picnic Bench, ovvero un utile piano d’appoggio che esce da bagagliaio e particolari hi-tech come il Mini Find Made per chi non sa mai dove mette le chiavi o gli oggetti personali, o come il Mini Connected App per pianificare al meglio un viaggio o semplicemente organizzare la giornata lavorativa.
Sicurezza e infotaiment non possono che essere di livello e non manca il Mini Country Timer per chi è così fissato da voler sapere quanto tempo ha passato in off-road, registrando i differenti tipi di fondo stradale e visualizzando graficamente “l’impresa” sul display dello strumento centrale.
Quattro le varianti disponibili tutte “targate” Cooper e con sovralimentazione Twin Turbo giusto per capire subito che la dinamica di marcia è tenuta in gran conto e tutte con la possibilità di essere dotate di trazione integrale ALL4 con sovrapprezzo di 2.000 euro.
Iniziamo dalla Cooper con motore 3 cilindri di 1.500 cc da 136 CV (con un prezzo che parte da 27.450 euro) per passare alla Cooper S da 2.000 cc e 192 CV a 31.450 euro entrambe a benzina; sono due anche le diesel di 1.995 cc da 150 CV per la Cooper D (da 29.450 euro) e 190 CV per la Cooper SD, solo con cambio automatico (da 35.350 euro).
Le coppie motrici sono rispettivamente di 220, 280, 330 e 400 Nm, in ogni caso di godibilissima elasticità e prontezza di erogazione e con, specie nel caso delle due diesel, comportamenti quasi più da sportive pure. Si tratta in ogni caso di potenze aumentate a fronte di consumi ottimizzati. Emissioni tra 126 e 141 g/km per le benzina e tra 113 e 121 per le diesel.
In arrivo questa estate ci sono anche, sempre in tema di sportività, una John Cooper Works da 231 CV e la prima Mini Plug-in Hybrid, Cooper SE Countryman All4 che monta il 3 cilindri 1.500 cc da 136 CV per le ruote anteriori e una unità elettrica da 88 CV per quelle posteriori per un picco di potenza da 224 CV, in grado di percorrere 40 km col solo motore elettrico, che dovrebbe essere commercializzata attorno ai 38.000 euro.