Nuova Suzuki Swift

Suzuki Swift, sempre lei ma solo nel nome.

27 Mar 2017 Andrea Nicoli
Nuova Suzuki Swift

È sempre lei ma solo nel nome. La Swift, giunta nel frattempo alla quinta generazione, si evolve nello stile, nella meccanica e nel piacere di guida. E proprio alla guida si apprezza il grande lavoro che gli ingegneri giapponesi hanno fatto sulla nuova vettura. Il tutto con un tocco modaiolo come la possibilità di avere nuove tonalità della carrozzeria anche bicolore.

In forma con le forme - Permetteteci il gioco di parole,  ma la prima cosa che si nota nella Swift sono i fianchi muscolosi e il frontale con una “bocca” pronunciata. Il parabrezza arrotondato tipo aereo, i fari allungati verso l’alto e le maniglie delle porte posteriori affogate nel montante. Tutti dettagli di una personalità sempre più europea, dopo che per tanti anni le Suzuki non erano proprio riconoscibili nel Vecchio continente per il loro fascino.

A livello di dimensioni si è lavorato di fino per raggiungere un maggiore equilibrio e una migliore dinamica di guida. La vettura è più corta di 1 cm (3,837 mt) ma non si nota, invece salta all’occhio l’allargamento delle carreggiate di 4 cm (1,735 mt) e l’altezza diminuita di 1,5 cm (1,495 mt). Bassa e larga, con generose ruote da 16”, sulla versione in prova, sono la premessa di quello che andremo a scoprire alla guida.

Nel titoletto abbiamo detto che è in “forma” perché ora pesa solo 870 kg, 120 in meno che in passato. Ed è proprio questa dieta a mettere le ali alla cinque porte nipponica (la versione a 3 porte non verrà più prodotta) sia nello scatto sia nei cambi di direzione.

Ottima ergonomia ma alcuni materiali migliorabili - L’abitacolo e l’ottima gestione degli spazi interni rimane una prerogativa della Swift, anche in questa generazione. Anzi si sono guadagnati qua e la alcuni centimetri preziosi specialmente in larghezza e per la testa degli occupanti del divanetto posteriore, che all’occorrenza riesce ad ospitare anche tre adulti. Anche la capacità del bagagliaio, uno dei punti dolenti in passato, è aumenta di 54 litri arrivando a 265. Lo spazio per un passeggino care mamme.

I sedili sono comodi e ampi, il volante in pelle con la parte inferiore rastremata è molto sportivo e si regola in altezza e profondità. Il cruscotto ha due strumenti analogici tipo binocolo con una scala a ghiera che ricorda i cronografi di un tempo. Sempre dietro al volante un piccolo display che raccoglie informazioni curiose sullo stile di guida, come i “G” laterali, le forze in frenata e il valore di potenza e coppia erogati istantaneamente dal motore. Al centro della plancia non poteva mancare il gadget di questi anni, un ampio display da 7” che racchiude tutte le principali funzioni come le regolazioni del climatizzatore, la radio e i comandi dell’infotainment compreso l’interfaccia con il telefonino, o il navigatore cartografico, optional. Come si richiede per una vettura da famiglia non mancano vani e nicchie per porre con ordine i piccoli oggetti d’uso quotidiano.

Insomma c’è tutto quello che serve e ci si trova subito a proprio agio. Gli unici punti deboli sono alcune plastiche superiori della plancia un po’ rigide al tatto e i rivestimenti dei sedili poco pretenziosi.

Sicurezza all’italiana - Sulla Swift è istallato il DSBS un sistema che sfrutta in maniera integrale un radar e una telecamera posteriore per aiutare il guidatore a monitorare il traffico. A questo si integrano altri sistemi che la filiale italiana ha ribattezzato con la nostra lingua come: il sistema “attentofrena”, il sistema “guidadritto”, il sistema “restasveglio” il cruise control adattativo. A questo si possono aggiungere il sistema “accompagnami” e il sistema “chiaviintasca”. Semplice ma geniale.

Gamma e motorizzazioni anche “mini” ibrido - Le prime Swift sono in vendita dalla fine di marzo, Quattro allestimenti: Easy, Cool, Top Hybrid e S, i primi due disponibili con il classico 4 cilindri 1.2 Dualjet da 90 Cv. A questo motore si uniscono i nuovi 1.0 Boosterjet a benzina e le due ibride: 1.2 Hybrid e 1.0 Boosterjet Hybrid. Per ora si può acquistare la sola 1.2, ma da settembre arriveranno le turbo hybrid e la versione a trazione integrale 4WD Allgrip Auto. Nel 2018 la versione Sport con il 4 cilindri 1.400 turbo della S-Cross. Due le trasmissioni in listino, manuale a 5 marce o automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia, abbinato esclusivamente al motore 1.0 Boosterjet.

Proprio questo motore rappresenta al meglio lo spirito della New Swift. Un 3 cilindri da 1 litro leggero e compatto con una potenza di 112 Cv e una coppia di 160 Nm. Valori che uniscono la potenza del motore a benzina a quella del supporto elettrico dell’ibrido. In realtà possiamo definirlo un “mini” ibrido perché in sostanza si tratta di un ibrido leggero da 3 kW, che lavora con una piccola batteria al litio supplementare sotto il sedile del passeggero. Non si può dunque viaggiare con la sola forza elettrica ma il propulsore elettrico spinge un po’ in partenza e rinforza i “transitori”, oltre a rimpiazzare il motorino di avviamento e fare da alternatore per ricaricare la batteria. Questi lavori permettono di risparmiare un 10-12% di benzina nell’uso urbano ed essendo a tutti gli effetti un’auto ibrida la Swift può beneficiare di alcune agevolazioni fiscali come entrare gratuitamente nell’area “C” di Milano o parcheggiare sempre gratuitamente tra le righe blu di Roma.

Ci si dimentica del cambio e gira che è un piacere - Nella anteprima internazionale alla quale abbiamo partecipato c’era solo la versione con il motore 1.0 Boosterjet Hybrid S, quella che arriverà in concessionaria solo a settembre. Già dai primi metri si rimane sorpresi dalla leggerezza in manovra e dalla velocità con la quale il 3 cilindri prende i giri. Grazie anche al supporto del motorino elettrico possiamo contare sulla coppia massima da 1.700 a 4.000 giri/m. In poche parole nonostante il cambio a cinque rapporti si può tenere una marcia alta, sicuri di avere sempre la spinta giusta anche fuori dalle curve lente. Il motore è poi molto silenzioso e ci si avvicina ai 195 km/h dichiarati quasi senza accorgersene. 

Bene il motore e bene l’assetto. Abbastanza piatta in curva la Giapponese ha un inserimento fulmineo, ben accompagnato dallo sterzo diretto e leggero. Da questo punto di vista ci complimentiamo con i tecnici per un telaio leggero ma rigido e dall’allargamento delle carreggiate (in Giappone la stessa Swift è più stretta) che rende neutri più trasferimenti di carico.

Alla fine anche i consumi e le emissioni sono molto interessanti. La percorrenza media che abbiamo rilevato è stata di circa 17-18 km/litro, mentre la Casa dichiara la sua anima verde con un valore di CO2 limitato a 97 g/Km.

Oltre 3.000 euro di sconto per le prime vetture - In attesa dell’arrivo della gamma completa Suzuki Italia ha già ben chiare le idee sui prezzi.  Si parte da 13.990 per la 1.2 Dualjet Easy (+ 1.000 per la Cool), per arrivare alla 1.0 Boosterjet S che costa 18.890 euro. Su tutta le vetture è però previsto uno sconto incondizionato (senza rottamazione o finanziamenti obbligatori) di ben 3.040 Euro. Questo vuol dire che per i primi mesi si potrà avere una New Swift a 10.950 euro o di 15.850 Euro per la versione turbo-ibrida che abbiamo provato.

 

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