Opel e l’offensiva Diesel
Nuovi e più efficienti motori diesel nell’offensiva Opel di prodotto.
Parlano a buon diritto di “offensiva” di prodotto in casa Opel e in questa dichiarazione di guerra un ruolo fondamentale assume ora la motorizzazione diesel che coinvolge ormai tutti i modelli in gamma. C’è molto di italiano in questo importante programma di rinnovamento e ricerca, che fa seguito alla rivoluzione stilistica che ha letteralmente cambiato faccia alla attuale gamma della casa tedesca, ed è il Centro di Ingegneria e Sviluppo Powertrain che ha sede a Torino.
Questa struttura, rimasta di proprietà di General Motors dopo l’uscita del colosso americano da Fiat, concentra tutte le competenze per tutti i motori diesel di GM. Vi operano oltre 550 ingegneri in collaborazione con il Politecnico di Torino e in costante dialogo con i colleghi di Rüsselheim e americani.
Una premessa necessaria (e dovuta) che si è sottoposta ad un “esame” con le ultime applicazioni pratiche sui modelli che hanno accolto i nuovi motori loro destinati e cioè il 1.600 CDTI per la Mokka e il 2.000 CDTI per la Insignia, berlina, Sports Tourer e Country Tourer.
Test impegnativi, per durata e varietà di percorsi e in condizioni climatiche altrettanto variabili, che abbiamo svolto in Irlanda dapprima con la crossover Mokka con il 1.600 cc CDTI Euro6 che prenderà il posto dell’attuale 1.700 cc superandolo, per cominciare, in potenza e coppia: 136 CV invece di 130 e 320 Nm invece di 300. Sembra poca cosa e invece è molto, perché ottenuta diminuendo la cilindrata e i consumi medi (dichiarati in 4,0 l/100 km) e quindi le emissioni.
Qui bisogna necessariamente imbarcarsi in discorsi tecnici che possono riassumersi in un motore più leggero e compatto, con basamento in alluminio e con un evoluto filtro per l’abbattimento delle emissioni inquinanti.
Nell’uso pratico e su strade non poco complicate, la Mokka così equipaggiata ha piacevolmente sorpreso per silenziosità di marcia assenza di vibrazioni. Come affermano i tecnici responsabili adesso il motore “sussurra” veramente, mentre prima alzava la voce ed aveva un comportamento più ruvido.
Con i 4,28 mt di ingombro e la posizione di guida un po’ più alta c’è un buon guadagno in maneggevolezza e agilità esaltata, nel caso specifico delle versioni in prova, dalla trasmissione automatica e dalla trazione integrale. La controprova è avvenuta girando per Dublino dove la variante a trazione anteriore e con il cambio manuale a 6 marce si è mossa in pratica con la stessa disinvoltura e senza eccessivo lavoro di braccia per cambiare marcia data un’erogazione della coppia molto costante e lineare.
Allo stesso modo la carrozzeria relativamente alta della vettura non ha messo in luce particolari problemi di rollio ben contrastati dalla sospensioni a taratura non così rigide da compromettere il comfort. Sarebbe semmai da semplificare, la struttura della plancia affollata da molti pulsanti e comandi che richiedono un minimo di abitudine per essere individuati rapidamente nella loro funzione.
Di certo l’esame generale è brillantemente superato, specie dal punto di vista femminile, per quanto riguarda la disponibilità e le possibili organizzazioni dello spazio interno. Altro che fine settimana di shopping in un Centro Commerciale! Con la Mokka non c’è vacanza con i bambini, o pratica sportiva, o viaggio avventuroso che ponga problemi per avere tutto al seguito e tutto a posto. Prezzi in linea con la concorrenza; la Mokka 1.6 CDTI muove da 24.350 euro.
E passiamo alla Insignia, il modello da cui è partita la rivoluzione stilistica di Opel e il piano per inserire anche questa berlina tra le Premium del settore in più diretta concorrenza con l’offerta delle altre marche tedesche.
In questa impegnativa “mission” giocano molti fattori: la piacevolezza di una linea dinamica, la qualità dei materiali e delle lavorazioni e, ora, anche l’arrivo del nuovo diesel CDTI Euro6 con turbo a geometria variabile di 2.000 cc da 170 CV (+4%) e 400 Nm di coppia (+14%). A sua volta è abbinabile alla trazione anteriore o integrale, ma solo con il cambio manuale.
Per le prestazioni i tecnici assicurano 4,3 litri di consumo medio per 100 km (con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento), una velocità massima di 225 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. Sono dati che variano leggermente a sfavore della Sports Tourer e che all’Insignia assicurano comunque un bel temperamento sportivo (grazie anche al turbo che risponde con una rapidità inaspettata), ma soprattutto un gran comfort e un senso di sicurezza in una cornice di allestimenti, qualità quasi artigianale delle rifiniture e dotazioni che si tolgono ogni complesso nei confronti di modelli di più consolidata immagine. Prezzi chiavi in mano a partire da 33.600 euro per la Insignia 2.0 CDTI 4 porte in allestimento Cosmo.