PORSCHE BOXSTER
Partire parlando della tradizione Porsche e delle roadster costruite è quasi d’obbligo dato che sono oltre 60 gli anni di esperienza della Casa con questo tipo di vetture.
Dal Salone di Detroit del 1993, quando di questo modello primo di una sportiva con motore centrale venne lanciato, sono passate quattro generazioni ed eccola già pronta per una interessante presa di contatto e un test a pochi giorni dalla presentazione statica al Salone dell’Auto di Ginevra.
A Stoccarda parlano di un vero salto in avanti che ha interessato tutta l’auto a partire dal design realizzato da Mitja Borkert. Il primo colpo d’occhio che consigliamo è quella laterale dove si nota la linea che percorre tutta la vettura dal paraurti anteriore allo spoiler, con i passaruota pronunciati e la presa d’aria sulla fiancata a rendere più scattante il tutto. Si nota anche la portiera che per la prima volta è realizzata appositamente per questo modello e non è stata presa, come le serie precedenti, dalla 911.
Nel frontale, invece, si rende immediatamente riconoscibile la matrice Boxster, ma ci sono i nuovi fari a disegno circolare sovrapposti (un omaggio a quelli della 917) e le prese d’aria ampie.
La parte meglio riuscita e forse quella posteriore visti anche lo spoiler che collega i due fari a “C” a led ed il cofano bombato che danno una forma aerodinamica di grande effetto.
Non è stata trascurata la parte telaistica che pur mantenendo la stessa lunghezza guadagna 6 centimetri nel passo tutto a vantaggio della ripartizioni dei pesi ora con il 46% sull’asse anteriore e il 54 su quello posteriore. Giusto per parlare anche di numeri la nuova Boxster è lunga 4,37 metri per 1,80 di larghezza e 1,28 di altezza con il passo di 2,47.
Altro elemento su cui i tecnici hanno lavorato è stato quello del contenimento dei pesi dove grazie all’utilizzo combinato di alluminio ed acciaio il peso parte da 1.310 kg.
Di serie sono previsti i cerchi da 18 pollici, ma si può scegliere tra gli optional per arrivare fino ai 20 pollici.
La ricerca della leggerezza ha coinvolto naturalmente anche la capote in tela che mantiene il comando elettrico per l’apertura/chiusura; servono solo 9 secondi e si può attivare anche in movimento fino a 50 km/h; qui sono molti gli elementi in alluminio ed in magnesio. Ottima l’insonorizzazione una volta chiusa.
Quanto ai motori si può scegliere tra due le cilindrate, entrambe, naturalmente, con alla base il sei cilindri boxer. La prima è il 2.700 cc da 265 CV (10 in più della serie precedente) ad iniezione diretta di benzina e le prestazioni parlano di 5,5 secondi nello scatto da 0-100 ed una velocità massima di 262 km/h. I consumi sono stati ridotti nell’ordine del 15% e servono mediamente 7,7 l/100 km con emissioni di 180 g/km.
In alternativa per chi volesse avere qualcosa di più grintoso la versione S passa al 3.400 cc da 315 CV (+5 CV) per arrivare a 277 km/h e 4,8 secondi nello 0-100. In questo caso sono 8 i litri necessari per 100 km e si arriva a disporre di un rapporto peso potenza di 4,2 kg/CV.
Entrambi i motori hanno lo Start&Stop di serie.
All’interno si nota il guadagno di spazio ottenuto con l’allungamento del passo e, come la sorella maggiore 911, anche la nuova Boxster adotta il tunnel centrale inclinato dove sono alloggiati i comandi accessori raccolti in gruppi di unità logiche. Il cruscotto mantiene la classica strumentazione circolare con al centro del volante il contagiri analogico.
Alla guida sulle strade dell’entroterra francese la Boxster ha fatto apprezzare tutti i miglioramenti apportati soprattutto la migliore stabilità e un inserimento in curva di livello superiore anche quando si è trattato di affrontare strette strade di montagna del Rally di Montecarlo. Quanto alla velocità pura significa sicuramente qualcosa il fatto che i collaudatori Porsche siano riusciti a staccare un tempo record sulla pista del Nurburgring: 7’58”, il migliore della categoria.
Al capitolo cambi una nota di merito è per il doppia frizione PDK (Porsche Doppelkupplungsgetriebe) a sette rapporti. È nella lista degli optional a 2.873 euro a cui si devono aggiungere altri 423 euro per avere i paddles al volante (al posto di quelli previsti davvero difficili da manovrare) e 217 euro per il volante sportivo; un po’ troppo anche se l’utilizzo regala emozioni corsaiole allo stato puro per rapidità e per la mancanza della minima perdita di potenza nelle cambiate. Meno male che c’è anche il manuale a sei marce altrettanto impeccabile.
La nuova Boxster sarà in concessionaria a partire dal mese di maggio con prezzi che partono da 49.800 euro per la 2.7 e da 61.000 per la S. Consultando l’elenco degli optional è però facile far scalare vette ben più alte al listino.