Renault Eolab, innovativa… all’ “1 per 100”
Un litro per cento chilometri: questo il risultato della Renault Eolab, grazie alla tecnologia ibrida e a materiali superleggeri
Renault ha già mostrato di credere nelle forme di propulsione alternativa. Lo conferma la messa in commercio dei modelli elettrici “puri” come la Zoe e la piccola Twizy.
Realisticamente, però, i tecnici della casa francese tengono in considerazione l’ibrido e hanno deciso di svilupparlo nella formula di un veicolo soprattutto elettrico, con “l’aiuto” di un’unità a benzina e possibilità di ricarica dalla rete standard a 230 volt.
Il risultato è la concept Eolab, che promette un consumo di un litro ogni 100 km (22 g/km di CO2), gran parte dei quali - va da sé - percorsi senza bruciare carburante.
Grosso modo con dimensioni tipiche da segmento “B” (come la Clio), la Eolab ha il pregio di avere un aspetto intrigante, quasi a voler dimostrare che anche le elettriche possono parlare al cuore dell’utente e non solo al suo “ecologico/economico” cervello.
Il linguaggio porta all’estremo ciò che la casa ha creato in questi anni: forme fluenti, passaruote pronunciati, grossi scudi, tetto sfuggente ed elementi di aerodinamica mobili, come lo spoiler anteriore, i deflettori verticali posteriori e persino le feritoie dei cerchi ruota. Mobile è anche l’assetto, in funzione della velocità. I retrovisori esterni sono stati sostituiti da minuscole videocamere, a vantaggio della riduzione della richiesta energetica per muoversi. Speriamo che la UE recepisca l’idea, invece di imporre elementi “a orecchio d’elefante” sempre più ingombranti e nocivi per il consumo.
All’interno l’ambiente è arioso e al centro-plancia domina il monitor multimediale orientabile, mentre la strumentazione di guida è volta a informare sulle migliori condizioni di guida raggiungibili in chiave ecologica ed energetica.
Il tutto senza andare oltre la barriera di 1.000 kg di massa (siamo a 950 soltanto) e offrendo un coefficiente di penetrazione di 0,235 soltanto.
È infatti bene notare come l’Eolab non faccia uso di elementi esotici, ma trovi robustezza e peso ridotto in materiali di buona reperibilità e costo, come l’acciaio ad alto limite elastico, l’alluminio, il magnesio (usato anche per l’intero padiglione) e le resine termoplastiche (a base di fibre di vetro o di carbonio, impiegate per pianale e montante centrale), in linea con le previsioni di sviluppo per le auto di questa classe.
Il cuore propulsivo della Eolab è un motore elettrico a magneti permanenti da 50 kW posto dove in origine ci sarebbe la campana della frizione, associato a un cambio automatico a tre rapporti; numero più che sufficiente, considerata la coppia elevata tipica degli elettrici, in questo caso pari a 200 Nm di picco e 100 Nm costanti.
Il gruppo batterie agli ioni di litio è da 6,7 kW/h. Accoppiato al sistema è il 3 cilindri 999 cc da 75 CV e 95 Nm, che interviene il meno possibile e in funzione della modalità di guida impostata.
Infatti il guidatore può scegliere la mappatura da “settimana lavorativa” con autonomia elettrica fino a 60 km e andatura fino a 70 km/h, ma con possibilità di arrivare a 120 orari (ma l’autonomia si riduce) con il secondo rapporto del cambio automatico; quindi velocità superiori con l’ausilio del motore a benzina e dell’inserimento automatico della terza marcia.
Nella modalità “week end”, il comportamento diviene più vivace, con interventi frequenti del “mille” a benzina, ma sempre con un occhio all’energia, visto che le partenze sono sempre quelle silenziosissime in elettrico. Non manca, naturalmente la funzione rigenerativa, nella frenata e nella marcia in rilascio, così come da parte del motore termico. Per ora sono comunque ben nove le modalità di funzionamento a disposizione del guidatore.
La Eolab va interpretata come vetrina della tecnologia Renault dei prossimi 6/8 anni. Periodo in cui molte (o tutte) delle innovazioni di questo progetto diverranno realtà di tutti i giorni.
Con il progetto Eolab Renault prende parte al piano della nuova politica industriale francese "La voiture pour tous consommant moins de 2 litres aux 100 km" (l’automobile per tutti con un consumo inferiore a 2 litri per 100 km), varato sotto l’egida del Primo Ministro e del Ministro dell’Economia, del Risanamento produttivo e del Digitale, e che coinvolge l’intera filiera automobilistica.