Renault Master
Anche per il “fratello maggiore” di casa Renault si aggiungono i motori Twin Turbo. Interessante l’inedita versione a ruote singole per lunghi trasferimenti autostradali
È sotto il cofano che troviamo le principali novità del Renault Master. I livelli di performance, da tre che erano, oggi sono quattro: 110 CV/285 Nm e 125 CV/310 Nm con il motore Single Turbo a geometria variabile e 135 CV/340 Nm, o 165 CV/360 Nm con il nuovo Twin Turbo (start&stop di serie), tutti di 2.300 cc di cilindrata.
I regimi di coppia sono di 1.250 giri per i Single e 1.500 giri per i Twin Turbo, ideale premessa per riprese di velocità rapide, senza necessità di scalare di rapporto col cambio (sempre a 6 marce).
Il modello di punta da 165 CV, ad esempio, può accelerare da 0 a 100 km/h in 12”, coprire il km da fermo in 33,9” e passare da 80 a 120 km/h in VI marcia a in soli 16”: tempi degni di una buona vettura media.
Tutti i motori rispondono alle norme Euro5 e richiedono consumi contenuti: 7,2 l/100 km per i Single e 6,3/l 100 per i Twin Turbo. Mediamente, una riduzione di 1,5 l/100 km rispetto alla serie precedente.
Il nuovo Master a trazione anteriore è disponibile con carrozzeria L1 (lunghezza 5.048 mm/passo 3.182), L2 (5.548/3.682) e L3 (6.198/4.332). Tre le quote al tetto, varianti fra 2.307 e 2.749 mm.
A questi si aggiungono le versioni a trazione posteriore, anch’esse a scocca portante, nelle due varianti di lunghezza/passo 6.198/3.682 mm e 6.848/4.332 mm. In questo caso lo sbalzo posteriore passa dai 1.024 mm dei trazione anteriore a 1.674 mm.
La gamma Master ha volumi utili compresi fra 8 e 22 mc, e pesi massimi fra 2,8 e 4,5 tonnellate. A partire dalla lunghezza L2 (5.548 mm) la porta laterale di 1.270 mm consente di farvi passare un europallet nel senso della larghezza. L’altezza da terra del piano di carico di 548 mm (674 per i traz. post.) agevole le operazioni di trasbordo merci.
Novità molto interessante della gamma a trazione posteriore è l’inedita versione a ruote singole posteriori, al posto di quelle gemellate tipiche dei “propulsion”.
Ne guadagna lo spazio di carico, grazie ai passaruote meno ingombranti di 30 cm, che permettono di caricare 5 europallet (1.200 x 800 mm). La migliore scorrevolezza delle ruote singole, unita alla portata limitata a 3.500 kg (si guida con patente “B”) invece di 4.500 kg, ha consentito di adottare un rapporto al ponte più lungo, che riduce il regime del motore di ben 450 giri a 110 km/h.
Ne risulta un veicolo ideale per il lunghi tragitti autostradali, con elevato comfort di bordo e consumi molto limitati.
L’abitacolo è stato rivisto alla luce delle nuove esigenze del mondo del lavoro. È possibile alloggiare un PC portatile nella tasca centrale della plancia, sotto al divanetto mono/biposto destro c’è un ampio contenitore da 54 litri e vi sono alloggiamenti rigidi anche sopra le alette parasole. Di queste quella a destra è dotata di ampio specchio panoramico per coprire la zona cieca tipica dei veicoli pannellati. A richiesta sono disponibili sensori e videocamere per le manovre.
Infine, un posto di rilievo è dato all’ambito telematico, con la possibilità di scegliere tre dispositivi di infointrattenimento e ausilio alla propria attività. Al vertice di questi, l’R & GO, con navigatore, telefono, multimedia e computer di bordo.