RENAULT ZOE
Ci credono.
E’ chiaro che stiamo parlando di Renault e della sua offerta di auto elettriche e della piccola, ma non piccolissima (4,08 mt di lunghezza) city car che comincia la sua carriera in un contesto, per la verità, ancora un po’ scettico circa i tempi di diffusione di auto di questo tipo, se non a livello di produzione di gran serie, quantomeno con numeri interessanti e qui la nuova arrivata sembra proprio che possa giocare le sue carte.
Il prezzo, per cominciare. E’ fissato a 21.650 e 23.450 euro per i due livelli di allestimento proposti, ai quali vanno aggiunti 79 euro al mese per il noleggio delle batterie che restano di proprietà di Renault che quindi si fa carico di ogni spesa per eventuale manutenzione o sostituzione e per lo smaltimento a fine vita.
In tema di batterie (al litio) vanno segnalati i tre tempi di ricarica e le tre modalità: 6/9 ore con una normale presa domestica di 3 kW, un’ora se la presa è da 22 kW e 30 minuti se i kW sono 43 e nei due casi la ricarica è all’80% della capacità.
Per le prestazioni è relativamente importante, ma più che corretta, una velocità massima di 135 km/h ed è brillantissimo (4 secondi da 0 a 50 km/h) lo spunto in partenza data l’immediata disponibilità della coppia.
Conta invece l’autonomia e la Zoe con il suo motore da 65 kW-88 CV indica una percorrenza teorica di 210 km con una carica. Nell’uso pratico e in rapporto al tipo di guida, agli apparati di servizio in funzione (climatizzatore, fari accesi, tergicristalli, radio, ecc) la percorrenza reale scende a 100-150 km. Un dato sicuramente interessante e tale da garantire senza problemi il classico percorso medio dell’automobilista europeo casa-ufficio-casa; anche con qualche digressione.
Mediamente una carica costa 2 euro ai quali aggiungere i 79 euro del noleggio batterie e quindi la Zoe ammortizza i costi e attiva i guadagni attorno ai 10.000 km. Altro discorso sarebbe se ci fossero reali e sostanziosi incentivi all’acquisto, come quelli, ad esempio, che in Francia ammontano a 7.000 euro. Per non dire ovviamente dei vantaggi ecologici e sulla libertà di circolazione nei centri storici e nei giorni di blocco.
A parte queste considerazioni di fondo la Zoe è una vettura piacevole e facile da guidare; il pilota è assistito in marcia da un avanzatissimo sistema di connessione (Renault R-Link) che lo informa perfettamente e in modo istantaneo su cosa sta succedendo sotto il cofano: flussi di energia, autonomia residua, punti di ricarica più vicini, scelta delle modalità di guida per risparmiare energia o regalarsi qualche tirata veloce, ecc.
Nella dinamica di marcia fanno poi sentire la loro efficacia i “regali” che modelli più importanti come la Clio e la Mégane hanno fatto a questa Zoe cedendole il pianale e le sospensioni opportunamente adattate.
Da ultimo non può non essere apprezzato il buon risultato stilistico complessivo, cioè le ben scolpite linee di carrozzeria, i dettagli, l’arredo interno e gli allestimenti. La personalità del modello è chiara e ben riconoscibile secondo i nuovi canoni estetici introdotti con l’ultima generazione della Clio. Con qualche particolare in più che sconfina anche nella ricerca di eleganza e originalità. Qualche esempio? Le originali luci posteriori, la strumentazione che cambia di colore in rapporto allo stile di guida e alle prestazioni, i sedili antimacchia con poggiatesta incorporati, la plancia in tinta di carrozzeria e perfino, udite … udite, la civetteria dell’impronta del pollice dello stilista che ha disegnato il modello sulla maniglia a scomparsa delle porte posteriori.
Insomma, da farci un pensierino su questa Zoe.