Seat Ibiza: tecnologia e piacere di guida al top per conquistare i giovani
Le statistiche parlano chiaro: i clienti della Seat Ibiza hanno un’età media molto più bassa di quella degli automobilisti che scelgono gli altri modelli del segmento B. Ciò che apprezzano di più i giovani sono storicamente l’immagine sportiva e l’ottimo rapporto tra prezzi e contenuti. Con l’avvento della quinta generazione nel 2017 si è però aggiunto all’elenco un altro motivo di appeal. Si tratta della tecnologia di bordo, dove Ibiza è diventata pioniera nella sua categoria in fatto di connettività e di utilizzo delle app attraverso l’infotainment.
Oggi, con il lancio puntuale del restyling di metà ciclo di vita di questo modello, la Casa di Martorell scommette ancora una volta sugli stessi punti di forza, alzando decisamente l’asticella rispetto al passato.
La Seat Ibiza 2022 si rifà dunque prima di tutto il trucco e sfoggia uno sguardo più seducente, con nuovi fari a LED dalla firma luminosa inconfondibile. A proposito di firma, a cambiare è anche il logo Ibiza, che ora pare proprio scritto a mano con bella grafia in corsivo. Pure il logo Seat si concede un lifting, che gli regala una raffinata finitura cromata in due tonalità. Nell’abitacolo, poi, c’è aria di rivoluzione, con un nuovo volante multifunzione rivestito in pelle Nappa, bocchette dell’aria con cornice colorata illuminata e la plancia che si rinnova completamente. La sua parte superiore adesso è in morbido materiale schiumato e al centro ospita, un po’ come se fosse sospeso, lo schermo del sistema multimediale che può raggiungere i 9,2 pollici. Con il Seat Virtual Cockpit da 10,25 pollici anche la strumentazione diventa digitale e dà un ulteriore tocco tecnologico all’ambiente.
Lungi dal far solo scena in tal senso, l’Ibiza è un’auto iperconnessa, sempre online, con collegamento wireless per AndroidAuto e Apple CarPlay e la possibilità di sfruttare Seat Connect App anche lontano dalla vettura. In viaggio si hanno a portata di dita informazioni sul traffico, parcheggi, stazioni di servizio o web radio e media online, ma volendo molte funzioni possono essere gestite anche con comandi vocali, sfruttando come parola d’ordine “Hola Hola”. Con una eSim integrata si hanno sempre a disposizione anche la chiamata d’emergenza e i servizi di supporto Seat, mentre con Seat Connect App si ha accesso da remoto a dati di guida, posizione di parcheggio e stato della vettura, comprese porte e luci. Via smartphone si può poi attivare la chiusura delle porte, il clacson o le frecce e avere notifiche antifurto, come pure sulla posizione e la velocità dell’auto mentre è affidata a qualcun altro.
La Seat Ibiza si evolve anche in materia di sistemi ADAS. Accanto al Cruise Control Adattivo, al Front Assist e al rilevamento della stanchezza, in catalogo entrano per esempio gli abbaglianti automatici, il riconoscimento della segnaletica stradale e il Side Assist, che monitora gli angoli ciechi fino a 70 metri di distanza. Se l’aiuto dell’elettronica può fare comodo e dare tranquillità in tante situazioni, la Seat Ibiza resta comunque un’auto che si fa apprezzare anche dagli autentici amanti della guida. Pur senza risultare scomodo sulle buche il suo assetto limita bene il rollio e assicura un’ottima scorrevolezza in curva. Complice uno sterzo tarato a puntino, la compatta iberica disegna dunque le traiettorie con precisione e ha reazioni sempre graduali e prevedibili. Con un telaio così, può valere la pena di lasciarsi tentare dalla versione 1.5 TSI da 150 CV abbinata al cambio a doppia frizione DSG, che nel misto può dare filo da torcere a tante medie più potenti. Sul fronte opposto del listino, c’è l’Ibiza con la vocazione più urbana, la 1.0 MPI da 80 CV spinta da un tre cilindri aspirato. Nel mezzo si collocano poi gli esemplari 1.0 TSI, disponibili in due configurazioni adatte a un utilizzo a 360 gradi, con 95 o 110 CV, volendo anche con cambio DSG.
Gli allestimenti per il mercato italiano si chiamano Reference, Style e FR, con prezzi che partono da 13.900 euro. A chi non volesse impegnare subito una cifra di questo genere, Seat propone una formula interessante: anticipo iniziale contenuto e successive rate da 119 euro al mese. Una soluzione furba almeno quanto la versione che completa la gamma, la 1.0 TGI a metano, che con i suoi costi di gestione irrisori non fa rimpiangere l’assenza di una Ibiza turbodiesel anche a chi macina chilometri su chilometri.