SEAT LEON
Un evidente salto di qualità complessiva.
C’è, in primo luogo, un’aria di maggior sportività nel disegno di carrozzeria che perde qualche centimetro in lunghezza (4,26 metri in totale), ma guadagna in abitabilità conquistando anche più spazio nel bagagliaio che raggiunge la capacità di 380 dmc.
Merito del pianale modulare che è il prezioso regalo che le fa la Golf di settima generazione e che ha consentito di avanzare di 40 mm l’assale anteriore, migliorando così anche la distribuzione dei pesi.
Sono poi un’importante conquista i 90 kg di peso recuperati impiegando acciai speciali che, a loro volta, migliorano e non di poco la rigidità della struttura (+15%).
Cura di bellezza e incremento di confort all’interno con particolare attenzione ai sedili ed alla leggibilità e praticità della plancia, ai materiali di rivestimento ed alla ricchezza delle dotazioni. Spicca, ad esempio, il monitor touch screen che governa il navigatore e il sistema di infointrattenimento.
Alto il livello di sicurezza, anche di tipo preventivo vista la presenza anche del sistema che rileva la stanchezza del pilota e quello che avvisa del superamento involontario della linea di corsia.
Quanto alle motorizzazioni si viaggia tranquilli con le garanzie e l’affidabilità che vengono dalla fornitissima banca di organi meccanici del Gruppo Volkswagen. Le unità a benzina muovono dal 1.400 cc TSI da 122 CV con cambio manuale a 5 marce cui seguirà un 1.200 cc da 105 CV anche con cambio a doppia frizione DSG.
Nei diesel la scelta è tra il 1.600 cc TDi da 90 e 105 CV con cambio manuale e il 2.000 cc TDi da 150 CV e cambio a sei marce. Al top si piazza il performante 2.000 cc TDi da 184 CV che rende la Seat Leon godibile e divertente come una vera sportiva.
E’ infine in programma in tempi ravvicinati la versione a metano con il 1.400 cc dotato anche di Start&Stop per la giusta attenzione al contenimento dei costi di gestione ed all’ambiente.
Prezzi in movimento da 17.300 euro con un contributo di lancio di 1.200 euro. Chi vuole si affretti.