SKODA SUPERB
Forse è il caso, anzi senza “forse”, di mettere da parte tutte quelle battute da cabaret e tutti quei luoghi comuni che per anni hanno accompagnato la Skoda come se la Repubblica Ceca, la Cecoslovacchia di una volta, fosse un paese automobilisticamen
Intanto per quanto ha dato nella sua lunga storia passata quando le Laurin e Klement (dal nome dei fondatori della marca 118 anni fa) erano tra le auto più ricercate dalla nobilità europea, e poi per quella offensiva di prodotto che va sfornando modelli sempre più convincenti come conferma anche il recentissimo lancio delle nuova Octavia, berlina e wagon, alle quali ora si aggiunge prontamente l’ultima generazione della Superb, sempre nei due tipi di carrozzeria.
Per riposizionarle adeguatamente tra i modelli del segmento medio superiore (4,84 mt di lunghezza, 1,82 di larghezza e 1,46/151 di altezza) sono in primo luogo intervenuti gli stilisti che hanno ridisegnato in chiave più moderna ed elegante sia il lato”A”, cioè il frontale, sia il lato “B”, vale a dire il posteriore: in questa zona della berlina la Superb presenta anche l’esclusiva brevettata di un portellone “TwinDoor” che si apre in sue sezioni, o parzialmente per quella inferiore metallica o completamente agganciando anche il lunotto. Si accede così ad un bagagliaio che va da 595 a 1.700 dmc utili per la berlina e da 633 a 1.865 per la Wgon.
Per quanto riguarda allestimenti e dotazioni le Superb offrono la prima dimostrazione percepita e reale dei progressi conseguiti sul fronte della qualità dei materiali, del confort e delle dotazioni sui quattro livelli proposti: Active, Ambition, Elegance per finire alla L&K dove si entra nell’area della ricercatezza. Vale a questo proposito un dettaglio come l’ombrello inserito nella portiera, esattamente come avviene per la Rolls Royce. Lo stesso vale per l’Automatic Parking Assistant che non solo consente l’uscita dal parcheggio in parallelamente alla carreggiata, ma anche in posizione trasversale, vale a dire tanta sicurezza in più.
Su piano della concretezza non può certo essere trascurato il rispetto ambientale e il contenimento dei consumi. Se ne incaricano in primo luogo i motori che dichiarano un risparmio medio del 19% e che nella versione Greenline con il 1.600 cc TDI da 105 CV dotato anche di Start&Stop non richiede più di 4,2 l/100 di gasolio per 109 g/km di emissioni di CO2.
La gamma completa di propulsori comprende quattro unità a benzina con cilindrate rispettivamente di 1.400, 1.800, 2.000 e 3.600 cc per potenze di 125, 160, 200 e 260 CV. Con l’1.8 e il 3.6 si dispone anche della trazione integrale, mentre con il 2.0 e il 3.6 al cambio manuale a 6 marce si sostituisce il sempre più apprezzabile DSG a sei rapporti.
I Diesel TDI sono un1.600 cc da 105 CV e sei 2.000 cc di 140 o 170 che si differenziano anch’essi per la presenza della trazione 4x4 o per il cambio DSG in alternativa al manuale.
Si tratta naturalmente di catene cinematiche ampiamente collaudate su un gran numero di modelli del Gruppo VW, così come avviene per altri organi e gruppi meccanici. Cosa che è alla base non solo della affidabilità e del costante sviluppo tecnologico dei medesimi, ma più in generale della “garanzia” di qualità complessiva di tutti i prodotti della grande famiglia di Wolsfburg indipendentemente dal passaporto tedesco, spagnolo o ceco che esibiscono.
Insomma, per riprendere da dove siamo partiti, è ora di mettere Skoda, e a maggior ragione le Superb, in qualsiasi “shopping list” e a confronto con la miglior concorrenza del settore. Contando anche sulla concretezza di un listino che dovrebbe muoversi da 23/24.000 euro della berlina d’accesso per spingersi fino ai 40.000 circa della Wagon L&K 4x4. Ne sapremo di più al momento della commercializzazione fissato per settembre.