Suzuki Baleno

Arriva la nuova Suzuki Baleno.

30 Mar 2016 Marcello Pirovano
Suzuki Baleno

La nuova Suzuki Baleno è parte integrante del programma che prevede il lancio di 20 novità entro il 2020. Un piano ambizioso iniziato con la Vitara e dopo la Baleno vedrà l’arrivo della crossover di segmento A Ignis (presentata allo scorso Salone di Tokyo) a cui seguirà nel 2017 una vettura di segmento B, nel 2018 un SUV Compatto e nel 2019 un SUV Medio.

Adesso le attenzioni sono per le vetture con misure attorno ai 4 metri, molto importante per il mercato italiano dove un’auto su due venduta appartiene a questa area.

È una compatta di 3,99 mt di lunghezza, primo prodotto del Centro Stile che la casa giapponese ha aperto a Torino con linee morbide e aerodinamiche e che punta alla praticità ed al comfort offrendo un’abitabilità decisamente superiore alla categoria di appartenenza.
Un’auto adatta alla famiglia e la conferma arriva anche da due valori da tenere in considerazione e che valgono come esempio, il bagagliaio di 355 lt (maggiore rispetto a quello della Fiat 500L, per esempio) e lo spazio del divano posteriore con oltre 80 centimetri dagli schienali anteriori alla seduta posteriore, quella che i tecnici chiamano abitualmente “Tandem” (come sulle biciclette).

 

Sviluppata su un inedito pianale che ha contribuito in modo determinante al contenimento dei pesi sempre al di sotto dei 1.000 kg, oltre 30 kg in meno rispetto a quella utilizzata finora dalla Swift (che rimane in listino vista la differenza tra i due modelli). Qui entra in gioco l’esperienza della casa giapponese nelle “Kei car” tipiche vetture del mercato giapponese di dimensioni contenute (ed anche nella costruzione di moto e di motori marini) che è stata fondamentale nell’ottimizzazione dei volumi e nella riduzione delle masse.

 

Al lancio saranno due le motorizzazioni, entrambe di 1.200 cc Dualjet da 90 CV ma una di queste adotta un sistema Mild Hybrid per la versione SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki).

Funziona attraverso un piccolo motore elettrico da 5 CV ed una batteria agli ioni di litio posta sotto il sedile di guida che permette un risparmio di carburante nella guida urbana fino al 15%. Questi sono nel ciclo misto di 4,2 lt/100 km e di 4 lt/100 per la Smart Hybrid.
La batteria al litio, inoltre, gestisce anche le funzioni dell’alternatore e del motorino di avviamento e il differenziale di prezzo tra i due modelli è limitato a 1000 euro.

 

In un paio di mesi la gamma si allargherà ad un secondo propulsore, un 3 cilindri  turbo di 1.000 cc da 112 CV più brillante e dinamico. Come sempre è in programma, entro la fine dell’anno, la versione alimentata a GPL che verrà realizzata in aftermarket dalla BRC e che manterrà invariata la garanzia Suzuki di 3 anni o 100.000 km.

 

A bordo, oltre agli interni dal nuovo design si trova molta tecnologia con il display centrale My Drive da 4,2” tra il contachilometri ed il contagiri che mostra le funzioni della vettura mentre al centro della plancia il sistema di infotainment è gestito da uno schermo touch da 7” che si collega allo smartphone. Tra le dotazioni di sicurezza è presente il cruise control adattivo, la frenata d’emergenza automatica e i fari allo xeno già dal secondo allestimento, cosa non comune su una segmento B.

Per il periodo di lancio i prezzi partono da 10.900 euro per l’allestimento Easy, 12.100 per la Cool e 13.600 per la Top; aggiungendo 1.000 euro si passa alla versione SHVS Hybrid mentre il cambio automatico CVT richiede 1.000 euro.

 

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