Suzuki Swift Hybrid, una gamma, tante scelte

31 Jul 2020 motorpad.it
Suzuki Swift Hybrid, una gamma, tante scelte

Chi crede ancora che le ibride compatte pensino solo all’ecologia e possano essere noiose da guidare si prepari a cambiare idea. A dare una bella spallata a questo pregiudizio è la nuova Suzuki Swift, arrivata da poco nelle concessionarie italiane con una rinnovata gamma ibrida e modificata ben più a fondo di quanto potrebbe far supporre un primo sguardo.

A livello estetico la novità principale è rappresentata da una mascherina ristilizzata e da nuovi fari full Led, che danno un’aria grintosa all’insieme ed emettono un fascio luminoso più intenso. I cerchi in lega sono di disegno inedito e nuovo è anche l’assortimento delle tinte a catalogo, due delle quali possono dar vita a richiesta a livree BiColor con il tetto nero, in tinta con i montanti. A livello di abitacolo si segnalano giusto modanature interne con finitura titanio per la versione Top, con la conferma su tutte le versioni dello schermo del sistema d’infotainment da 7” e della strumentazione analogica a binocolo, completata da un display a colori.

La nuova Suzuki Swift Hybrid nasconde la novità principale sotto il cofano. Si tratta del motore 1.2 aspirato a benzina siglato K12D, un propulsore a corsa corta con un elevato rapporto di compressione che sale di giri ben più rapidamente del suo predecessore. La sua potenza massima è di 83 cv mentre il picco di coppia di 107 Nm è registrato a 2.800 giri, ovvero a un regime molto inferiore rispetto al passato. Numeri a parte, è evidente una maggiore brillantezza in ripresa, grazie anche dalla coppia supplementare fornita dall’Integrated Starter Generator. Quest’ultimo è il componente fondamentale del sistema Suzuki Hybrid, e fa da alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico. Oggi è alimentato da un nuovo pacco di batterie da 10Ah contro i 3 del passato ma ha sempre dimensioni ultra ridotte. Il passo avanti è evidente anche in termini di consumi ed emissioni nocive, che scendono rispettivamente del 5% e del 6%. Nella versione manuale a due ruote motrici il consumo nel ciclo combinato è di 3,9 l/100 km e la CO2 emessa è pari a 88 g/km.

Questa meccanica fa da denominatore comune a quasi tutte le versioni della gamma Swift, siano esse a trazione anteriore oppure integrale AllGrip Auto. Tale soluzione tecnica, scelta storicamente da circa un quarto dei clienti, permette all’auto di affrontare con grande disinvoltura gli sterrati più dissestati e tutte le superfici a bassa aderenza, avendo solo un minimo impatto sui consumi. Oltre che con il classico cambio manuale, le Swift a due ruote motrici possono tra l’altro essere ordinate con un comodo cambio automatico CVT. Questa trasmissione rende più rilassante la guida in città e può anche essere utilizzata anche in modalità sequenziale attraverso pratiche levette al volante e con sette rapporti pre-impostati.

Un discorso a parte va fatto per la Swift Sport, che, al contrario delle sorelle, si presenta per la prima volta in veste Hybrid. A spingerla è un nuovo 1.4 turbobenzina da 129 cv e 235 Nm di coppia abbinato a un evoluto sistema ibrido a 48V che garantisce un boost elettrico da 13,6 cv ai bassi regimi. In questa zona della curva d’erogazione la nuova hot hatch di Hamamatsu si dimostra più vivace della progenitrice con il solo motore termico. Complici una massa di soli 1.020 kg e le carreggiate allargate, la Swift Sport Hybrid si destreggia nelle curve strette come un campione di slalom speciale e nel misto si dimostra un osso duro anche per le sportive più blasonate. Non è un caso che proprio lei sia stata scelta da ACI Sport come Auto Ufficiale di Rally Italia Talent, la manifestazione che dal 2014 dà l’opportunità a tanti appassionati, soprattutto giovani, di partecipare gratuitamente a un vero rally. Questo Grande Fratello dei motori aiuta i partecipanti a sviluppare un miglior controllo della vettura e fa un’importante opera di sensibilizzazione in tema di sicurezza stradale.

E proprio la sicurezza attiva è un’altro punto di forza della gamma Swift, grazie all’arrivo nella dotazione di serie dei più moderni sistemi di guida autonoma di livello 2. Tra loro vanno ricordati

il dispositivo “nontiabbaglio”, che commuta automatica delle luci abbaglianti e anabbaglianti, e i sistemi “guardaspalle”, per il monitoraggio degli angoli ciechi, “vaipure”, che segnala la presenza di altri mezzi in movimento mentre si fa retromarcia, e “occhioallimite”, che riconosce i cartelli stradali e li riporta nella strumentazione. La nuova Swift Hybrid dispone poi del sistema di frenata d’emergenza “attentofrena” con riconoscimento dei pedoni, del dispositivo “guidadritto”, che evita i superamenti involontari della linea di mezzeria e le uscite di strada, e di quello “restasveglio”, che richiama l’attenzione del conducente sulla guida in caso di distrazione o sonnolenza.

Quanto al listino ufficiale, i prezzi partono dai 17.290 euro della Swift 1.2 Cool con trazione anteriore e cambio manuale. La cifra richiesta sale a 18.590 euro con l’allestimento Top, l’unico che si può avere con il cambio automatico (a 19.790 euro) o la trazione integrale AllGrip (a 20.090 euro). La Swift Sport Hybrid è venduta invece a 23.850 euro. Attenzione, però: tutta la gamma Swift beneficia degli incentivi statali e di una promozione della Casa, che garantiscono uno sconto di 4.500 euro in caso di rottamazione.

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