Suzuki Vitara
Suzuki Vitara, dimagrire per restare “grand”.
Non sempre passando di generazione in generazione, le dimensioni di un’auto aumentano. La quarta serie della Suzuki Vitara, infatti, fa a meno del prefisso “Grand” e ora è più snella, ma rimane una “grand automobile”.Suzuki ha effettuato un downsyzing su tutti i fronti, da quello dimensionale a quello motoristico, venendo così incontro alle esigenze del pubblico di oggi.
Il passo, ridotto da 2.640 a 2.500 mm, conferma la volontà di realizzare un nuovo modello ben più adatto all’impiego anche urbano.
Rispetto alla precedente “Grand”, la All New Vitara proietta a terra un’ombra meno ampia, con 1.300 mm di meno in lunghezza (4.175) e 15 di meno in larghezza (1.775) a tutto vantaggio della manovrabilità.
Ne risulta una vettura spaziosa ma compatta, con un frontale dalla presenza scenica non indifferente. I volumi sono massicci e tagliati con decisione, senza dimenticare elementi di continuità stilistica della casa, primo fra tutti i cofano a conchiglia. Forse un po’ troppo rastremato nel look il posteriore, ma, considerato che offre comunque un vano bagagli più che adeguato (375 dmc + mensola per doppio fondo) si apprezzerà questo aspetto nella manovre di posteggio.
Cura dimagrante anche per i motori. Sia a benzina, sia diesel, sono di 1600 cc con 88kW-120 CV. Le differenze caratteriali saltano all’occhio nei dati di coppia: 156 Nm a 4400 giri per il VVT e 320 a 1750 per il DDiS. Cambio manuale a 5 marce o automatico a 6 per il benzina, per ora solo manuale a 6 rapporti per il diesel, ma presto arriverà un sequenziale doppia frizione.
La trazione può essere solo anteriore oppure l’integrale Allgrip. Non c’è più il riduttore, che effettivamente sarebbe stato un po’ fuori luogo nell’ottica d’uso del nuovo modello. In compenso le 4 modalità di funzionamento dell’Allgrip (inserimento Automatico, Sport, Snow/Mud e Lock) si sono mostrate all’altezza della tradizione tecnologica Suzuki nell’ambito del 4x4.
La All New Vitara è quindi una tutto terreno-ogni tempo, con un range di utilizzo molto più ampio di quello di un’automobile tradizionale, ma senza rinunce per la praticità, l’economia e il comfort.
Molto più leggera - mediamente 360 kg meno della serie uscente - la Vitara promette consumi molto contenuti, cha vanno dai 5,7 litri/100 km del 1.6 VVT 4WD a benzina, per scendere fino a 4,0 litri/100 km del diesel DDiS a sola trazione anteriore. Degna di nota la piccolissima differenza in più richiesta dalla trazione integrale, pari a circa 0,2 litri/100 km, che conferma la bontà del progetto 4x4.
Molto curato l’aspetto della sicurezza: 7 airbag, compreso quello per le ginocchia, monitoraggio della pressione pneumatici, telecamera posteriore per le manovre sono standard su tutte le versioni. Ma il vero plus è nel Radar Brake Support (RBS, presente su tutte tranne la 1.6 VVT 2WD) che avvisa acusticamente di un possibile impatto e, se necessario, aumenta il potere dell’azione frenante, o al limite aziona i freni indipendentemente per attenuare l’urto quando inevitabile. Il sistema può essere regolato su tre parametri di tempo di reazione, in base a distanze brevi, medie o lunghe rispetto al veicolo che precede e può funzionare in simbiosi con il cruise control adattivo ACC.
In fatto di allestimenti, la All New Vitara si pone come veicolo premium, senza per questo chiedere un controvalore esagerato. Realizzata nelle versioni V-Cool e V-Top, ha una gamma prezzi che parte da 19.900 euro per la VVT 2WD e da 22.400 euro per la DDiS 2WD in allestimento V-Cool. In entrambi i casi, il passaggio alla 4WD richiede 2500 euro addizionali, per arrivare a 25.100 e 22.600 euro.
La V-Top, che, fra l’altro, in più offre il navigatore, il led anabbaglianti, la selleria riscaldabile in pelle e microfibra, il sensore pioggia per il tergicristallo e il sensore luci per i fari richiede 2.000 euro in più per la 2WD e 2500 per la 2WD.
Molto estesa la possibilità di personalizzazione, con 3 kit specifici, Urban, V-More bicolore e Interior Color, per realizzare l’auto su misura.
Da non trascurare la promozione primaverile, che prevede il prezzo del diesel DDiS allineato a quello del benzina, fino al 30 aprile.