TOYOTA PRIUS+
In Europa tutto è cominciato all’alba del nuovo millennio, ma in Giappone le acque si erano mosse già prima.
Di questa tecnologia Prius resta il modello di riferimento, tanto più che nel frattempo si è evoluta in una vera e propria gamma che ora si amplia ulteriormente con l’arrivo della Prius+.
E’ l’attesa versione extra-large sviluppata per offrire fino a 7 posti su tre file di sedili e una disponibilità di spazio interno finora sconosciuta.
Per questo la Prius è cresciuta in lunghezza fino a 4,60 metri (+ 13 cm) per 1,60 di altezza e 1,77 di larghezza, tutto spazio andato a favore dell’abitabilità e della versatilità grazie anche all’originale sistemazione delle batterie compatte e leggere agli ioni di litio che trovano posto all’interno della console centrale. Non rubano quindi spazio ai sedili (tutti singoli e manovrabili separatamente) per cui la zona di carico può dilatarsi da 232 a 1.750 dmc utili secondo il numero di posti occupati.
Quelli della terza fila, inevitabilmente, qualche problemino di accesso lo hanno, ma nessun senso di oppressone una volta sistemati specie se si dispone del vasto tetto panoramico in resina dell’allestimento Lounge a listino a 32.200 euro; costa invece 30.400 euro la versione d’acccesso Active già ben equipaggiata.
L’aumento di ingombro e i 125 kg in più di peso che ha comportato non sembrano davvero influire particolarmente sulla dinamica di guida e per alcuni buoni motivi.
C’è in primo luogo un nuovo servosterzo elettrico pronto e ben demoltiplicato; migliora l’aerodinamica generale della linea fino a fornire un Cx pari a 0,28, poi per lo schema delle sospensioni e infine per l’entrata in funzione del sistema che regola automaticamente la coppia del motore elettrico in base alle condizioni del fondo stradale. In pratica il beccheggio viene quasi del tutto annullato con benefici effettivi per il confort.
Per il resto solo conferme positive, nel perfetto isolamento acustico e nell’alto, quanto abituale, livello di qualità generale.