Toyota Yaris
La Yaris accentua il family feeling con la piccola Aygo alla ricerca di un target più vasto e giovane
Arrivata nel 1999 a rivoluzionare, da non pochi punti vista, certe (troppo) consolidate gerarchie nell’affollatissimo segmento B del mercato e, non a caso, diventata Auto dell’Anno nel 2000, la Yaris giunge alla quarta generazione e si rinnova profondamente nello stile e nella sostanza.
Gli interventi di rilancio sono numerosi, si parla di un migliaio di particolari sostituiti, e tutti sviluppati in Europa. Quello di più immediata evidenza riguarda il frontale che ora marca in modo chiaro la strettissima parentela con quello della più piccola Aygo confermandone la forte personalità e riconoscibilità. Si ritrova quindi il caratteristico segno a “X” che collega i gruppi ottici sottili a LED che risalgono sul vano motore e dilaga nella sottostante calandra realizzata a barre orizzontali o a nido d’ape secondo le versioni.
Di buon effetto sono anche i fendinebbia circolari alloggiati in una sede molto scavata. Al posteriore cambia il paraurti più scolpito e aerodinamico e, nell’insieme, l’impressione di maggior dinamismo e sportività è automatica e, di sicuro, non passerà inosservata al target giovane che Toyota ricerca.
Con coerenza il discorso viene proseguito nell’allestimento che si sviluppa su cinque livelli: Yaris, Cool, Active, Lounge e Style e sono sicuramente gli ultimi due quelli sui quali si concentreranno le maggiori attenzioni della possibile clientela.
In ogni caso si ritrova una plancia ridisegnata in chiave semplificata e forse fin troppo minimale negli allestimenti d’accesso, mentre sale di contenuti e di appeal (dsiplay multimediale Toyota Touch 2 da 7”) a partire dalla Active. Ci sono poi i sedili sagomati per un miglior contenimento in curva, la leva del cambio più corta per innesti precisi e rapidi, materiali e lavorazioni di maggior qualità reale e percepibile.
Sul piano della dinamica di marcia i progressi riguardano un apprezzabile irrigidimento del telaio e la nuova architettura delle sospensioni, soluzioni che, insieme, innalzano il confort, la guidabilità e la maneggevolezza favorita sempre dalle misure d’ingombro che restano contenute in 3,95 mt di lunghezza, 1,69 di larghezza e 1,51 di altezza che consentono anche un bagagliaio da 286 dmc.
Quanto alle motorizzazioni la Yaris propone due collaudate unità a benzina e un diesel a loro volta sottoposte ad una robusta cura di efficienza generale nei rendimenti e nell’ulteriore contenimento dei livelli di rumorosità.
Si tratta del 1.000 cc 3 cilindri Euro6 da 69 CV e 95 Nm di coppia che vanno ricercati a regimi piuttosto alti (6.000 giri per i CV e 4.000 per i Nm) cui segue il 4 cilindri di 1.300 cc, 99 CV e 125 Nm decisamente più brillate. Conferma tutte le sue qualità il diesel 1.4 D-4D, uno dei motori a gasolio di maggior successo di Toyota, forte dei suoi 90 CV e 205 Nm di coppia già disponibili a partire da 1.800 giri e di consumi medi indicati in 3,8 l/100 km. I cambi sono manuali a 5 marce per il tre cilindri e a 6 per il quattro cilindri e il diesel. Il 1.300 benzina offre anche l’opzione di un automatico Mutidrive a 5 rapporti.
Discorso a parte merita la Yaris 1.5 VVT-i Hybrid con tutti i sui vantaggi ambientali e di gestione. Utilizza un motore termico a ciclo Atkinson di 1.500 cc Euro6 accoppiato ad un’unità elettrica per una potenza complessiva di 100 CV che fanno scendere i consumi medi a 3,3 l/100 km con emissioni ridotte a 75 g/km di CO2 o nulle per i tratti percorsi in modalità solo elettrica; in questo caso l’autonomia è ridotta a pochi km, ma resta significativa per contenere i consumi così come in avvio che avviene sempre in elettrico; la trasmissione è automatica di tipo ECVT.
Proposta sempre con carrozzeria a 3 e 5 porte la nuova Yaris presenta un listino chiavi in mano che nel primo caso va da 10.950 a 17.750 euro e, nel secondo da 11.600 a 20.000 euro.
Per il lancio, la prevendita è già iniziata, è previsto un prezzo promozionale di 10.900 euro per la 1.0 a 5 porte e di 15.450 per la Hybrid 5 porte.