VOLKSWAGEN PASSAT
Soffia sempre forte il vento di Passat.
Nelle due versioni il modello ha già trovato oltre 15 milioni di clienti in mezzo mondo e la nuova generazione ha dunque un compito di grande importanza se deve confermare un successo di queste dimensioni.
Per assolverlo la strada scelta è quella di affinare lo stile e incrementare le tecnologie applicate e i contenuti, ma senza incidere sul prezzo finale. Si parte dunque da un rinnovamento che allinea il frontale a quello più moderno della Golf, ma con una calandra a quattro elementi, significativamente simile a quella della Phaeton.
Da questa arrivano, in qualche caso a richiesta, anche optional di gran pregio e utili come i sedili ventilati, riscaldati e con funzione massaggiante, oppure il sistema che valuta il grado di stanchezza del pilota e gli suggerisce una sosta di relax (di serie già a livello di allestimento medio) i fari bixeno con luci diurne a LED e anche antiabbaglianti, l’avviso di superamento involontario della linea di corsia con conseguente riposizionamento in carreggiata, la regolazione automatica della distanza, la frenata d’emergenza in città, il parcheggio automatico (entrata e uscita) non solo in senso longitudinale, ma anche trasversale e l’aiuto per le ripartenze in salita; davvero un bel supporto, questi ultimi, per chi ha difficoltà con queste manovre.
Inoltre per facilitare le operazioni di carico, quando si hanno le mani occupate da pacchi, pacchetti e quant'altro, sulla berlina interviene il dispositivo Easy Open che, attivato semplicemente mettendo un piede sotto al paraurti posteriore, riconosce la chiave elettronica e apre automaticamente il bagagliaio.
Diamo per scontato che tutto questo venga proposto in un quadro di elevata qualità costruttiva, confort e assoluta silenziosità di marcia e che la Variant confermi le sue doti di funzionalità con la dilagante superficie di carico che può offrire.
Al capitolo motori le scelte, al momento del lancio previsto a gennaio, si dividono tra due a benzina e tre diesel.
Nel dettaglio si parte con una moderna interpretazione del “downsizing” ovvero piccola cilindrata e grande resa come sul quattro cilindri di 1400 cc TSI (iniezione diretta di benzina) da 122 CV BlueMotion Technology; sembrano pochi in rapporto alla mole della vettura e invece si difende benissimo sulla strada e non svuota il portafogli al distributore con un consumo medio di 5,9 litri/100 km. Il tutto a 25.100 euro per la berlina e a 26.200 per la Variant.
Ancora meglio, dal punto di vista dei costi di gestione e del rispetto ambientale si ottiene con la versione Twincharger a doppia alimentazione, benzina e metano, sempre 1.4 TSI però da 150 CV (30.150/31.250 euro). Segue il 1.8 TSI da 160 CV e 7,1 litri/100 km con prezzi da 29.000 euro e da 30.300.
Ovviamente di tutt’altra pasta il 3600 cc V6 da 300 CV, roba per piedi pesanti e per le grandi autostrade tedesche, infatti non è al momento prevista la commercializzazione sul nostro mercato.
La virtù, come sempre è nel mezzo. Ecco allora i diesel common rail, tutti con lo Start/Stop di serie e tecnologia BlueMotion: il più piccolo è il 1.6 TDI con 105 CV di potenza. Consuma solo 4,2 litri/100 km con emissioni di CO2 apriva 109 g/km.
Poi troviamo il 2.0 TDI (anche 4Motion) da 140 e da 170 CV con consumo medio di 4,6 litri di gasolio per 100 km.
In questo caso i prezzi oscillano tra i 26.200 euro della berlina e i 33.800 del Variant più potente a quattro ruote motrici. Per tutti la possibilità di optare per il cambio a doppia frizione DSG, a sei o sette marce a seconda della motorizzazione scelta.
Infine a giugno la gamma motori si allargherà con l'arrivo del 2000 cc BlueTDI che eroga 140 CV e che risponde già ai valori limiti della norma sui gas di scarico Euro6.