Citroen Racing
Il reparto corse è uno dei luoghi più segreti di una casa automobilistica e difficilmente viene mostrato al pubblico e tantomeno ai giornalisti. È il sancta santorum, dove si sviluppa la tecnologia del futuro che viene testata nei vari campionati, mondiali e nazionali, ed è ben comprensibile il perché di tanta riservatezza.
Così la possibilità di visitare la sede di Citroen Racing a Satory, nella periferia parigina vicina a Versailles, è una di quelle occasioni da non perdere. Giusto per ricordarlo il palmares della casa del Double Chevron è di tutto rispetto e vanta 8 Titoli Mondiali Marche nei rally, 3 Mondiali nel WTCC (vetture turismo) oltre a 4 vittori nella Parigi-Dakar.
Recentemente il gruppo PSA ha riorganizzato l’attività sportività centralizzando tutte le operazioni in un unico sito, una palazzina molto semplice riconoscibile solo per i loghi di Citroen Racing, Peugeot Sport e DS Performance. Nulla rivela di trovarsi nel cuore delle competizioni del gruppo francese e lo si scopre appena varcato l’ingresso dove ad accogliere i visitatori c’è una Peugeot 208 WRX completamente bianca, la Citroen C-Elysee di José Maria Lopez e il V12 diesel vittorioso alla 24 Ore di Le Mans con la Peugeot 908 nel 2009 con tanto di trofeo della maratona.
Per razionalizzare le attività ogni singolo marchio è impegnato in differenti campionati, secondo strategie ben precise per evitare inutili e dannose concorrenze. Così Citroen partecipa al Mondiale Rally con la C3 WRC, Peugeot è nel Rallycross WRX e nei Rally-Raid (all’ultima presenza nella Dakar di quest’anno), mentre DS è tra le protagoniste nella Formula E. Ne risulta una gestione ottimizzata delle risorse e l’unificazione di alcune componenti, come nel caso delle centraline elettroniche.
Nella nostra visita a spiegarci i segreti della squadra c’è Pierre Budar, Direttore di Citroen Racing, grande esperto e appassionato di motorsport con la sua vasta competenza tecnica, anche da pilota maturata nei in numerosi rally cui ha partecipato. È all’interno del gruppo dal 1989, subito dopo la laurea in ingegneria. A lui si deve il rilancio del team nel Mondiale WRC dove nell’ultima tappa in Messico ha visto le due C3 sfiorare la vittoria con il rientrante Sebastian Loeb, una vera leggenda nella categoria, ed ha conquistato il podio con l’irlandese Meeke.
La visita all’interno ha una guida di tutto rispetto, Didier Clement, Coordinatore Tecnico Sportivo della struttura che segue il WRC. Questa è composta da due squadre di 45 persone che si alternano sui campi di gara, con un team impegnato nella competizione in atto e l’altro che organizza la trasferta successiva.
A Satory si occupano della preparazione delle vetture, durante la nostra visita erano in allestimento le C3 WRC per il Rally di Corsica, seguendo le rigide regole per partecipare al mondiale. Sono 3 vetture che vengono utilizzate a rotazione dai vari piloti che possono utilizzare solo 3 motori a stagione; a conti fatti ogni propulsore deve fare minimo 7.000 km e vengono abbinati al singolo telaio e, per evitare qualsiasi imbroglio, sono piombati con 4 fermi dalla Federazione FIA.
Si tratta del Global Engine di 1,6 lt di cilindrata nato con il cambio regolamentare del 2010 e che ha debuttato sulla DS3 WRC, è assato poi sulla C-Elysee nel WTCC ed ora sulla C3 WRC con circa 380 CV di potenza. Anche la Peugeot 208 WRX sfrutta la stessa base, ma con cilindrata portata a 2 litri.
Passando tra i vari reparti in cui è suddivisa Citroen Racing, si nota la grande tranquillità che regna all’interno; non c’è agitazione o preoccupazione, eppure siamo alla vigilia di una gara del Mondiale. Segno probabilmente della consapevolezza e dell’esperienza in materia. La quantità di trofei negli uffici è davvero impressionante con numerosi parti di carrozzeria ad abbellire l’ambiente.
Passiamo tra i progettisti di componenti, nella zona trasmissioni/cambio con i banchi prova, i ricambi per le vetture, le sospensioni e gli ammortizzatori per ogni tipo di terreno: una specie di museo segreto per un appassionato. Nelle aree di lavoro notiamo le Peugeot 3008 DKR, le 208 WRX in costruzione, e tra i corridoi, la novità della C3 in versione R5. Sono i primi due esemplari costruiti in attesa delle verifiche per ottenere l’omologazione nella categoria (arrivata il 23 di marzo) per poi essere caricate sulla bisarca verso l’isola di Napoleone. C’è anche la nuova Peugeot 308 TCR a conferma dello sforzo comune del Gruppo PSA. All’esterno due piste di prova servono per controllare le vetture prima di ogni impegno, una su asfalto ed una su sterrato.
Si respira passione e competenza ed è bello registrare che il secondo costruttore europeo crede nel motorsport come fase di sviluppo per la promozione e l’immagine dei marchi impegnati e per la produzione di serie.