Conferenza Stampa G.P. d’Italia
Tutto è pronto per il G.P. d’Italia anche per i prossimi tre anni.
La Sala Stampa Tazio Nuvolari stracolma di gente e anche all’esterno c’è gente che cercare di entrare alla Conferenza Stampa di presentazione del G.P. d’Italia. E’ la prima e la più manifesta dimostrazione dell’importanza del nostro Gran Premio nazionale che, con rare eccezioni (1921, 1937, 1947, 1948 e 1980) Monza ospita fin dal 1922, l’anno di nascita del circuito brianzolo.
C’era, in pratica, una sola domanda che attendeva una risposta precisa ed è stata fatta: “… a che punto sono le trattative con Ecclestone per il prolungamento del contratto che deve assicurare la permanenza a Monza del grande evento sportivo?”
“…Siamo pronti a firmare tra tre o quattro giorni. Forse già nel week end del Gran Premio” ha risposto il presidente dell’ACI Sticchi Damiani e ha tracciato una puntuale e dettagliata ricostruzione dei fatti. Ha parlato del grande lavoro con Istituzioni, Governo, Parlamento, Regione, Comune di Monza e AC Milano su tutte, in un grande lavoro di coinvolgimento e coordinamento che sembra proprio aver dato i frutti sperati e di cui gli va dato ampio atto.
La difficoltà di trasformare un evento che si era sempre autofinanziato in uno da realizzare anche con molti soldi pubblici (quelli della Legge di Stabilita, compresi i proventi del PRA e della Regione) in effetti deve essere atto tutt’altro che semplice.
Alla successiva e inevitabile domanda che abbiamo fatto circa le possibili reazioni di Imola la risposta è stata, con tutta la diplomazia e la ricerca di possibili accordi o alternative per il circuito romagnolo (esclusa l’alternanza del G.P. d’Italia) la risposta è stata altrettanto chiara: “… Tutte le autorizzazione all’erogazione di finanziamenti pubblici sono state chiaramente deliberate per nessun altra organizzazione che per quella di Monza. Con tutto il rispetto per le loro aspirazioni credo che a Imola dovranno rendersi conto che la partita è chiusa”. Speriamo.
E speriamo anche che, sul piano sportivo, il successo sia completo fino al punto di comprendere un vero recupero di efficienza da parte della Ferrari ferma alla vittoria di Alonso nel 2010. Che se poi volessimo rivedere una vittoria italiana nel binomio pilota-macchina dobbiamo ripercorrere a ritroso ben 50 anni, fino a quel 1966 che vide Scarfiotti vincere con la Ferrari 312.