Formula 1 GP della Cina

A Shanghai abbiamo scoperto che c’è un’alternativa al dominio di Vettel e della sua Red Bull e che il binomio che finora ha dominato le prime gare della stagione 2011 si può battere.

18 Apr 2011 motorpad.it
Formula 1 GP della Cina
A Shanghai abbiamo scoperto che c’è un’alternativa al dominio di Vettel e della sua Red Bull e che il binomio che finora ha dominato le prime gare della stagione 2011 si può battere.
A riuscire nell’impresa è stato Lewis Hamilton che ha portato la sua McLaren davanti a tutti in un GP molto combattuto e ricco di colpi di scena.
Infatti dopo le qualifiche che autorizzavano a pensare (o temere) un’ennesima cavalcata trionfale di Vettel la realtà della corsa ha mostrato subito un diverso scenario. Al via qualcosa non ha funzionato e alla prima curva il tedeschino si ritrovato dietro le due McLaren con Button più veloce di tutti allo spegnersi delle luci del semaforo.

Il pilota inglese è stato così uno dei quattro che ha comandato la gara a conferma di quanto sia stata incerta fino all’ultimo. Oltre a lui in testa sono sono alternati Rosberg, Vettel e alla fine Hamilton.
Tutto si è giocato sul perfetto utilizzo dei pneumatici e sulla strategia in gara. Chi ha azzardato per necessita (Ferrari) o per scelta (Vettel) le due soste ha pagato pegno nei confronti di chi ha scelto una tattica più conservatrice basata sulle tre soste.
Da quest’anno sarà sempre più importante scegliere il momento giusto per fermarsi ai box e sostituire le gomme visto che le Pirelli hanno la caratteristica di cedere improvvisamente nelle prestazioni e di diventare meno performanti (si parla di secondi) in pochi chilometri. Ma questa è stata una richiesta specifica della Federazione per incrementare lo spettacolo e favorire i sorpassi e non se ne può fare una colpa alla casa italiana.

L’uomo del giorno però non è solo Hamilton, che tra l’altro non vinceva in F1 sin dal GP del Belgio 2010; c’è da sottolineare la prova di Mark Webber. Vittima ancora una volta degli errori al box durante le qualifiche, l’australiano si è trovato a partire in diciottesima posizione. Ovvio che vederlo sul podio costituisce un’impresa e non può che fra piacere al fine delle nuove prospettive che si presentano sia all’interno della Red Bull, sia per l’interesse del Campionato. Siamo certi che anche lui si sarà divertito a fare i diciotto sorpassi nei quali si è impegnato con grinta nel corso della sua bella gara.

Capitolo a parte per le Ferrari. Sempre più indecifrabili le prestazioni e il fatto che la squadra debba scommettere su una strategia poco redditizia la dice lunga sulla situazione tecnica e sulle incertezze al muretto. Le due soste non sono servite a restare tra i primi e per un po’ Felipe Massa aveva illuso tutti lottando per la seconda piazza. Poi le gomme hanno ceduto e in un paio di giri si è ritrovato in sesta posizione appena davanti al compagno di squadra Alonso. Ancora più strane le dichiarazioni a fine corsa dei due piloti. Il brasiliano, manifestamente arrabbiato e deluso, ha parlato apertamente di una tattica sbagliata che gli ha fatto perdere dei punti preziosi, mentre lo spagnolo ha sostenuto che non sarebbe cambiato nulla anche con le tre soste. La macchina è quella e non si può fare di più.

Di Alonso però ricordiamo un bel duello con Schumacher per le posizioni di rincalzo. Il sette volte campione del mondo ha ceduto anche nel confronto con il compagno di team Rosberg e ancora una volta non è riuscito a qualificarsi nella top ten, con questo siamo a tre qualifiche più che deludenti. Parlare di crisi anche per lui è presto, ma serve una scossa in Mercedes e appare sempre meno probabile che questa venga dal vecchio campione.

Adesso si ritorna in Europa e la prossima tappa sarà in Turchia. Ci sono tre settimane per la Ferrari per recuperare e trovare rimedi sperando che lavorando a Maranello sia tutto più facile e rapido. Bisogna infatti fare in fretta perché gli altri team non staranno certo a guardare.

Classifica GP della Cina

1 - Lewis Hamilton - McLaren Mercedes 56 giri in 1.36'58"226
2 - Sebastian Vettel - Red Bull Renault a 5"198
3 - Mark Webber - Red Bull Renault a 7"555
4 - Jenson Button - McLaren Mercedes a 10"000
5 - Nico Rosberg - Mercedes a 13"448
6 - Felipe Massa - Ferrari a 15"840
7 - Fernando Alonso - Ferrari 150 a 30"622
8 - Michael Schumacher - Mercedes a 31"206
9 - Vitaly Petrov - Renault R31 a 57"404
10 - Kamui Kobayashi - Sauber Ferrari a 1'03"273
11 - Paul Di Resta - Force India Mercedes a 1'08"757
12 - Nick Heidfeld - Renault a 1'12"739
13 - Rubens Barrichello - Williams Cosworth a 1'30"189
14 - Sebastien Buemi - Toro Rosso Ferrari a 1'30"671.
15 - Adrian Sutil - Force India Mercedes a 1 giro
16 - Heikki Kovalainen - Lotus Renault a 1 giro
17 - Sergio Perez - Sauber Ferrari a 1 giro
18 - Pastor Maldonado - Williams Cosworth a 1 giro
19 - Jarno Trulli - Lotus Renault a 1 giro
20 - Jerome D'Ambrosio - Virgin Cosworth a 2 giri
21 - Timo Glock - Virgin Cosworth a 2 giri
22 - Vitantonio Liuzzi - Hispania Cosworth a 2 giri
23 - Narain Karthikeyan - Hispania Cosworth a 2 giri

Giro più veloce: Mark Webber 1'38"993
Ritirati: 11° giro - Jaime Alguersuari

Classifica Piloti
1.Vettel 68;
2.Hamilton 47;
3.Button 38;
4.Webber 37;
5.Alonso 26;
6.Massa 24;
7.Petrov 17;
8.Heidfeld 15;
9.Rosberg 10;
10.Kobayashi 7;
11.Schumacher 6;
12.Buemi 4;
13.Di Resta, Sutil 2.

Classifica Costruttori
1.Red Bull-Renault 105;
2.McLaren-Mercedes 85;
3.Ferrari 50;
4.Renault 32;
5.Mercedes 16;
6.Sauber-Ferrari 7;
7.Toro Rosso-Ferrari, Force India-Mercedes 4.
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