Formula 1 Gp Abu Dhabi
Vince Rosberg in pieno, quanto tardivo, rilancio. Bilanci e prospettive per il 2016.
Chiuso da tempo il mondiale, la gara di chiusura della stagione di F1 sembrava interessare solo per i bilanci di fine stagione e per le prospettive per il 2016. Argomenti che sono naturalmente in evidenza, ma che non hanno intaccato l’interesse per l’ultimo appuntamento di Abu Dhabi.
C’erano infatti almeno quattro motivi di interesse, o meglio, quattro questioni aperte. La prima quella di Rosberg che, sull’onda degli ultimi risultati (5 pole position e due vittorie consecutive. Voleva confermare il suo (tardivo) risveglio e comunque di non essere inferiore ad Hamilton. Motivazioni più che sufficienti per conquistare la 7a pole di cui 6 consecutive e, soprattutto, la terza vittoria anche questa consecutiva per 18 in carriera, e si è ricaricato in autostima e fiducia nelle proprie qualità di pilota.
Hamilton, dal canto suo, ci teneva a chiudere in bellezza e ha fatto di tutto per contrastare fino all’ultimo il compagno-rivale. Gli è andata male anche per colpa di una strategia sbagliata dei box che ha tardato a richiamarlo ai box per l’ultimo cambio di gomme e, per di più, sbagliando mescola.
Il discorso dei box introduce automaticamente alla Ferrari. Non si sa bene per colpa di chi le qualifiche son state un disastro che da un lato ha esaltato l’ennesima grande rimonta di Vettel che ha chiuso al quarto posto e dall’altro gli ha impedito di conquistare il …. podio stagionale. Con le tre vittorie messe in carniere e considerando da dove partiva la Ferrari, la sua stagione e quella del team è sicuramente da considerare positivo e ricca di promesse e ne è così convinto lo stesso pilota da dichiarare: “…speriamo che l’inverno sia breve”.
Segnali incoraggianti, ma non tali da far considerare sufficiente la valutazione che lo riguarda, il terzo posto di Raikkonen che ha finalmente conquistato il suo ottantesimo piazzamento (come Senna) in carriera; troppo poco per alimentare speranze per il prossimo anno.
Passando al “campionato degli altri” quello appena concluso ha messo in evidenza i due baby dal piede pesante e cuore ardito uno di 18 anni, Vertappen e l’altro di 21, Sainz entrambi della Toro Rosso sui quali si può scommettere. Lo stesso vale per Kvyat (Red Bull) che spesso ha messo in crisi il Ricciardo dell’anno scorso e per Perez e Ulkenberg che hanno portato la Force India a livelli molto interessanti nella loro competizione privata di tipo generazionale visti gli anni che li separano.
Al capitolo delusioni per la Williams che partiva con le credenziali da terza forza in campo e che alla fine non ha permesso all’astro nascente, Bottas, di confermarsi e a Massa di riprendersi tutte le rivincite che si ripromettila. Certo è che nessuno chiude il Campionato con la rabbia e le frustrazioni di Alonso e della Honda. Il 2016 non potrà essere peggio per sfortuna e carenze tecniche. Una marca come Honda e un Campione del Mondo come lo spagnolo non possono permetterselo. I giochi si riaprono a marzo 2015 sperando che, per i tifosi del Cavallino e il prestigio dell’Italia, sfumi un po’ l’argento e si veda molto più rosso.
Ordine d'arrivo
1 Nico Rosberg Mercedes 1.38'30''175 55
2 Lewis Hamilton Mercedes 1.38'38''375 55
3 Kimi Räikkönen Ferrari
4 Sebastian Vettel Ferrari
5 Sergio Pérez Force India
6 Daniel Ricciardo Red Bull
7 Nico Hülkenberg Force India
8 Felipe Massa Williams
9 Romain Grosjean Lotus
10 Daniil Kvyat Red Bull
Mondiale piloti
1 Lewis Hamilton Mercedes 381
2 Nico Rosberg Mercedes 322
3 Sebastian Vettel Ferrari 278
4 Kimi Räikkönen Ferrari 150
5 Valtteri Bottas Williams 136
6 Felipe Massa Williams 121
7 Daniil Kvyat Red Bull 95
8 Daniel Ricciardo Red Bull 92
9 Sergio Pérez Force India 78
10 Nico Hülkenberg Force India 58
Mondiale costruttori
1 Mercedes 703
2 Ferrari 428
3 Williams/Mercedes 257
4 Red Bull/Renault 187
5 Force India/Mercedes 136
I record della Mercedes
Vittorie 16 - Hamilton 10 - Rosberg 6 - Punti totali 703
Doppiette 12
Pole position 18
Podi 32
Mondiale Marche Punti 703