Formula 1 GP Austria
Ristabilite le gerarchie. Vince Rosberg davanti ad Hamilton e allunga in classifica
Dopo i problemi di Montreal ci pensa Rosberg a rimettere le cose in chiaro in questa stagione di Formula 1 e ad aumentare ulteriormente la pressione su Hamilton. L’inglese sembrava quanto mai motivato e attrezzato a tornare protagonista in una gara che lo vedeva penalizzato da qualifiche quanto mai deludenti, e allo start ha tirato fuori le unghie con uno scatto che prometteva molte cose.
In realtà nello svolgersi dei giri è emersa, una volta di più, la granita concretezza di Rosberg e la sua superiore capacità di gestire le varie situazioni della corsa.
Adesso è candidato “ufficiale” al titolo e se non ci saranno sorprese, al momento difficilmente immaginabili, il secondo titolo mondiale arriverà in casa Rosberg dopo quello del padre Keke nel 1982.
Sul bel circuito dello Spielberg, rimesso a nuovo a spese della Red Bull, è stata così doppietta per la Mercedes, anzi, è maturato un podio tutto Mercedes con il terzo posto conquistato dal giovane Bottas e, ad essere precisi, addirittura poker con Massa quarto, entrambi sulle Williams motorizzate Mercedes.
Da come si erano messe le cose nelle sessioni di qualifica, sembrava che fossero le bianche Williams capaci di portare attacchi ben più pericolosi alle frecce d’argento però, pur dimostrando notevoli qualità velocistiche, peraltro già accertate, hanno pagato più del previsto un errore di strategia ritardando un pit-stop.
Una volta persa l’occasione, la pole position di Massa e il secondo tempo dell’eccellente Bottas sono serviti soltanto a regalare il primo podio al finlandese e a relegare Alonso quinto.
Una posizione, quella del ferrarista, da bicchiere sicuramente mezzo vuoto; se non fosse per il distacco dal vincitore contento in 18”, il più basso mai patito e senza l’aiuto di nessuna safety car. Le altre volte si era sempre pagato un prezzo più alto. In effetti Alonso è riuscito perfino, nel gioco dei pit-stop, a trovarsi per qualche km in testa alla corsa e a far segnare tempi e consumi delle gomme molto interessanti.
Ma non è bastato, come del resto ha sconsolatamente ammesso Raikkonen quando dai box gli è stato chiesto di andare a prendere la macchina che lo precedeva e ha testualmente risposto “mi servirebbe più potenza”. Più chiaro di così!
E la Red Bull? Sul circuito di casa e sulle premesse del Canada, teneva più che mai a dare una lucidata ai suoi passati trionfi. Invece Ricciardo, sempre in palla, non è andato più in là dell’ottava posizione e per Vettel c’è stata la sfortuna di un ritiro.
E’ come se tutti i gatti neri che prima prendevano di mira il vecchio compagno Webber quest’anno si siano seduti accanto a lui nell’abitacolo della sua Red Bull.
Prossimo appuntamento il 6 luglio a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna.
Ordine d’arrivo
1 Nico Rosberg - Mercedes
2 Lewis Hamilton - Mercedes
3 Valtteri Bottas - Williams-Mercedes
4 Felipe Massa - Williams-Mercedes
5 Fernando Alonso - Ferrari
6 Sergio Perez - Force India-Mercedes
7 Kevin Magnussen -McLaren-Mercedes
8 Daniel Ricciardo - Red Bull Racing-
9 Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes
10 Kimi Räikkönen - Ferrari
Mondiale piloti
1 Nico Rosberg 165
2 Lewis Hamilton 136
3 Daniel Ricciardo 83
4 Fernando Alonso 79
5 Sebastian Vettel 60
6 Nico Hulkenberg 59
7 Valtteri Bottas 55
8 Jenson Button 43
9 Felipe Massa 30
10 Kevin Magnussen 29
11 Sergio Perez 28
12 Kimi Raikkonen 19
13 Romain Grosjean 8
14 Jean-Eric Vergne 8
15 Daniil Kvyat 4
16 Jules Bianchi 2
Mondiali costruttori
1 Mercedes 301
2 Red Bull-Renault 143
3 Ferrari 98
4 Force India-Mercedes 87
5 Williams-Mercedes 85
6 McLaren-Mercedes 72
7 Toro Rosso-Renault 12
8 Lotus-Renault 8
9 Marussia-Ferrari 2