Formula 1 GP Bahrain 2016
Vince Rosberg, Raikkonen secondo, Hamilton terzo. Vettel KO nel giro di formazione.
Tutto finito prima di cominciare. Una nuvola bianca con dentro una monoposto rossa - quella di Vettel - e il Gran Premio del Barhain ha in pratica rilasciato il suo verdetto finale già alla partenza consegnando la vittoria a Rosberg frantumando molte delle speranze Ferrari.
A consegnare il successo a Rosberg, il quinto di fila se si contano anche gli ultimi tre GP della scorsa stagione, ci ha pensato anche l'orrenda partenza di Hamilton che sembra davvero aver scordato "come si fa" e che ha sprecato la splendida pole position del sabato con tanto di record sul giro. Nel caos che ne è seguito è finito anche tamponato da Bottas ed è stato costretto ad una continua rincorsa che non l'ha portato più in là del terzo gradino del podio.
Tutto il peso della corsa, per Ferrari, è così finito sulle spalle di un Raikkonen che nulla ha potuto fare di più di quanto gli ha concesso una macchina che, per quanto sviluppata, di strada da fare per mettere in difficoltà la Mercedes ne ha ancora tanta. Anche sul piano della affidabilità pura visto che lo stop di Vettel viene dopo quello di Raikkonen in Australia. "Occhi bassi e lavorare" dunque, come continua predicare un delusissimo Arrivabene e ci immaginiamo l'umore di Marchionne.
I motivi di interesse di questo GP, che Rosberg ha comunque dominato senza discussione tanto che le immagini TV l'hanno praticamente ignorato per gran parte della gara, vanno ricercati nei numerosi sorpassi e nei duelli tra i giovani rampanti della F1 che non si sono lasciati sfuggire l'occasione di mettersi definitivamente in mostra con un temperamento agonistico e capacità di guida davvero notevoli.
Lo testimonia l'ordine d'arrivo che ha confermato le doti di Ricciardo e ha perfino portato un elemento di soddisfazione anche in Ferrari con la dimostrazione delle qualità di Grosjean e della seconda monoposto italiana, ovvero della Haas, che batte bandiera americana ma che è motorizzata Ferrari e con telaio costruito da Dallara.
Conferme ormai sicure anche da parte dei giovani Verstappen, Sainz e Kvyat, per non dire della piacevole sorpresa di Vandoorne chiamato all'ultimo momento a sostituire Alonso fermato dai medici. Al volante della McLaren Honda che mai nemmeno aveva visto ha ricambiato la fiducia conquistando i primi punti per il team anglo-giapponese.
Se la F1 torturata da regolamenti che mortificano i piloti e lo sport a favore delle gomme multicolori che forse non piacciono neanche alla Pirelli e rendono difficilissimo capire cosa cavolo sta succedendo in pista, è a questi giovani campioni che dovrà rivolgersi, fiduciosa di riconquistare il pubblico, sempre più disamorato, degli appassionati.
Con buona pace di Ecclestone e dei suoi deliri di onnipotenza su regole della cui validità è convinto solo lui.
Il prossimo appuntamento è in Cina a Shanghai, dove, tanto per non smentirsi sulle regole confuse e inutili, per le qualifiche pare si cambi ancora adottando la formula di determinare la griglia di partenza sommando i due migliori tempi che i piloti ottengono nelle tre sessioni di qualifica del sabato. Addio dunque al classico giro perfetto, come quello che Hamilton ha sprecato in Barhain. Staremo a vedere.
Ordine di arrivo
1. Nico Rosberg Mercedes 01:33.34.696 57
2. Kimi Raikkonen Ferrari + 10″282
3. Lewis Hamilton Mercedes + 30″148
4. Daniel Ricciardo Red Bull
5. Romain Grosjean Haas
6. Max Verstappen Toro Rosso
7. Felipe Massa Williams
8. Daniil Kvyat Red Bull
9. Valtteri Bottas Williams
10. Stoffel Vandoorne McLare
Classifica piloti
1 Nico Rosberg 50
2 Lewis Hamilton 33
3 Daniel Ricciardo 24
4 Kimi Raikkonen 18
5 Romain Grosjean 18
6 Sebastian Vettel 15
7 Felipe Massa 14
8 Max Verstappen 9
9 Nico Hulkenberg 6
10 Daniil Kvyat 6
11 Valtteri Bottas 6
12 Carlos Sainz Jr. 2
13 Stoffel Vandoorne 1
Classifica costruttori
1 Mercedes 83
2 Ferrari 33
3 Red Bull/TAG Heuer 30
4 Williams/Mercedes 20
5 Haas/Ferrari 18
6 Toro Rosso/Ferrari 11
7 Force India/Mercedes 6
8 McLaren/Honda 1