FORMULA 1 GP BAHREIN
E’ nomale che, per vincere, tutto deva andare per il meglio: macchina, pilota, gomme, strategie, box e quel poco di fortuna che non guasta mai.
Un po’ meno normale che se uno di queste componenti non gira al massimo quasi mai si riesca a porre rimedio o adottare le giuste contromisure.
In Bahrein doveva essere la gara delle conferme, per Alonso e soprattutto per la Ferrari. E invece… invece una serie di disavventure hanno segnato la gara delle rosse e il buon lavoro della settimana scorsa è andato in fumo.
Per Alonso tutto è praticamente finito al 7° giro con l’ala posteriore che si è bloccata nella posizione aperta che serve per o spunto supplementare sui rettilinei e non c’è stato verso di rimetterla in funzione. Davvero poco edificante vedere i meccanici ai box tempestare di pugni lo spoiler per chiudere la “finestra” spalancata che in quella posizione non poteva, per regolamento e per i riflessi sulla guida, essere mantenuta per tutta la gara. Da quel momento Alonso ha dovuto, ed è stato ancora più deprimente, combattere ad armi impari con avversari che si sarebbe mangiato in un boccone e miracolo è stato se è riuscito a finire all’8° posto dopo essere entrato e uscito più volte dalla zona punti.
Inutile chiedersi come sarebbero potuto andare le cose senza questo inspiegabile e soprattutto irrisolto inconveniente e a poco consola l’immensa classe del pilota che ha tentato fino all’ultimo giro di portare il più avanti possibile la sua monoposto. E come, come al solito, facendo tutto da solo.
Massa infatti ogni volta che potrebbe e dovrebbe tirar fuori un acuto, o si addormenta o finisce nelle sfortuna più nera, questa volta materializzatasi in due forature che l’hanno relegato al 15° posto.
In tutto questo racconto di occasioni perse quasi ci si dimentica della squillante vittoria di Vettel, la 28° in carriera e la seconda quest’anno, unico pilota a ripetersi. Avrà anche qualche problema il biondino, ma in gara appena può prende su e va e lo si rivede al traguardo. Il campionato è lungo, come si dice in questi casi, ma è ben chiaro con chi si dovrà, sempre e comunque, fare i conti.
Nell’ordine d’arrivo un nota di grande merito va riconosciuta anche alle due Lotus, con Raikkonen ancora sul podio in seconda posizione e con Grosjean degnissimo e promettentissimo terzo. Da ultimo sono oramai una realtà anche i progressi della Force India e chi l’avrebbe mai detto che anche gli indiani avessero qualcosa da insegnare a molti e ben più titolati team.
In Ferrari sperano adesso che in ritorno in Europa e con la prossima gara che si disputerà proprio in Spagna, a Barcellona, serva a rilanciare le speranze e soprattutto le possibilità di Alonso. Certo è che 30 punti di distacco sono già un bel peso da portarsi dietro.