Formula 1 GP di Malesia 2016
Ricciardo e Verstappen rompono il dominio Mercedes. Rosberg 3º. Hamilton sfortunato, Ferrari solo 4ª con Raikkonen.
Ricciardo aveva promesso di vincere almeno un Gran Premio nel corso della stagione e ha mantenuto la parola ed ora i suoi successi in carriera sono quattro. Si è sudata la vittoria con la determinazione e l'orgoglio del grande campione capace di accettare e vincere l'aggressività del più scomodo e talentuoso compagno di team che gli potesse capitare, come Verstappen, e anche di resistere al sempre odioso ordine del muretto di cedere la posizione all'arrembante compagno. Il duello tra i due è stata la cosa più bella della gara che è vissuta anche di altre emozioni e colpi di scena.
Tutto è cominciato già alla prima curva con Vettel, sotto pressione per cercare di ripetere la vittoria dello scorso anno, ha combinato tale uno scompiglio da restarne la vittima più illustre: contatto con Rosberg e GP finito. Così come i sogni suoi e della Ferrari. Ha ammesso la sua responsabilità: "... non sono riuscito a frenare". È la 5ª volta in stagione che non conclude una gara ed il suo problema di mancanza di risultati, dovuti con tutta evidenza dalla qualità di una monoposto che non gli consente di esprimersi come saprebbe e vorrebbe, comincia a farsi pesante. Ha anche completato il disastro finendo addosso a Rosberg e scaraventandolo in ultima posizione.
Con una situazione del genere sembrava tutto fin troppo facile per Hamilton a coronamento di qualifiche perfette con la 57ª Pole e la 100ª partenza dalla prima linea dello schieramento del suo palmares.
Invece al 46° dei 52 giri (dopo il solito e insopportabile walzer dei cambi gomme difficili da capire e seguire) il motore della Mercedes del campione del mondo in carica che volava verso la vittoria ha preso fuoco. "... È stato il solo dei motori in Mercedes in gara a cedere" ha amaramente commentato il pilota, ed è andata letteralmente in fumo l'occasione di riprendere la testa della classifica mondiale piloti e demolire il morale di Rosberg.
Per contro è stato un motivo in più per lo stesso Rosberg, già in splendida rimonta dopo la sfortunata partenza, per sfruttare l'insperata opportunità per ribaltare l'andamento della gara e, forse, del Mondiale.
Bello, infatti, il duello che ne è seguito con Raikkonen con in palio il gradino più basso del podio; l'ha fatto suo il motivatissimo pilota tedesco che ha anche assorbito una penalizzazione per la "cattiveria", non scorrettezza, nel sorpasso sul ferrarista.
A questo punto mentre diventa ufficiale la vittoria della Mercedes nel Mondiale dei Costruttori, il vantaggio di Rosberg su Hamilton sale a 23 punti e quello della Red Bull sulla Ferrari per la seconda piazza tra i costruttori a 46 punti. È sempre più chiaro qual è la seconda forza del Campionato.
Tra una settimana appuntamento in Giappone, ottima occasione per le conferme dei progressi Red Bull, lo sviluppo della situazione in casa Mercedes e verificare anche i miglioramenti messi in luce dalla McLaren-Honda. Quale miglior palcoscenico di quello di casa. Non va infatti trascurato l'ottimo 7° posto conquistato a Sepang da Alonso penalizzato dalla partenza dall'ultimo posto dello schieramento. Per la Ferrari, purtroppo, in Giappone il G.P. partirà invece, e purtroppo, con l'handicap di tre posti di penalizzazione per Vettel per i guai combinati alla partenza. Paradossalmente è andata anche bene; dovevano infatti essere cinque, ma Sebastian si è scusato e ha ottenuto uno sconto. Meglio che niente, ma sarà dura.