Formula 1 - GP Francia
Vince Hamilton. Vettel compromette tutto alla partenza.
Hamilton pareggia i conti con il 3º successo in stagione e il 65º in carriera. Quel che più conta è però che la testa della classifica è di nuovo sua con 14 punti di vantaggio su Vettel che ha qualche motivo di soddisfazione solo dal 2º giro in poi per i numerosi sorpassi che ha realizzato in una di quelle rimonte di cui è specialista e che l’hanno portato fino al 4º posto confermandogli le qualità della sua Ferrari. Per il resto mentre Hamilton faceva la sua passeggiata di salute dall’inizio alla fine del G.P. lo hanno preceduto Raikkonen che finalmente si è ricordato di essere l’ultimo campione del mondo Ferrari e Verstappen, ottimo secondo e per la seconda volta più redditizio del compagno di team Ricciardo.
Il ritorno della Formula 1 al Castellet (dopo 28 anni dove Prost ha conquistato la 100ª vittoria del Cavallino) si è rivelato piuttosto amaro per Vettel che pur aveva azzeccato una buona partenza alle spalle di Hamilton e subito vanificata da un errore che ha commesso (e ammesso) coinvolgendo nel disastro Bottas con il quale si è scusato. Resta il fatto che per tutto il week end la sua monoposto non ha mai dato chiare dimostrazioni di superiorità cedendo tutta la prima fila dello schieramento di partenza ai rivali della Mercedes. Su questa base Hamilton ha costruito il suo completo trionfo e, visto l’andamento della gara, va sicuramente sottoscritto il commento di Jacques Villeneuve alla gara del fuoriclasse inglese riconoscendo che “… quando voleva, volava”.
Esce mortificata anche la “grandeur francese” che deve accontentarsi della rinascita in chiave modernissima, e scenografica nei colori sgargianti delle vie di fuga (che i piloti non hanno digerito del tutto) di un circuito che non poteva restare più a lungo fuori dalla F1. Hanno salvato l’onore Sainz e Hülkenberg finiti a punti rispettivamente 8º 9º, ma meglio ha fatto Magnussen con la Haas motorizza Ferrari e continua la bella avventura di Leclerc ancora una volta a punti (10º) con la Sauber/Ferrari/Alfa Romeo; la marcia di avvicinamento a Maranello è davvero su buoni binari.
Naufragio completo per Alonso ricaricato a molla dalla vittoria a Le Mans, ma ancora tradito dalla macchina tanto da non entrare nemmeno nelle qualifiche Q2. Sarebbe davvero triste, ma sempre più probabile, perderlo per la F1.
Tra i problemi che in questa F1 continuano ad agitare polemiche e a confondere gli appassionati bisogna riparlare di gomme. Troppe, troppi colori per capirci qualcosa e troppo inaffidabili in materia di prestazioni, durata. Quelle gialle montate da Vettel dopo l’incidente al via avrebbe dovuto consentirgli di arrivare fino al traguardo risparmiando la seconda sosta, ma così non è stato. Chi deve essere messo in discussione? Il pilota che ha stressato le gomme? Chi ha sbagliato la strategia? O le indicazioni della Pirelli che sembra non dare garanzie sulle prestazioni e sulla durata dei suoi pneumatici?
Magari tra una settimana in Austria arriva qualche risposta. Meglio se una rivincita colorata di rosso.
Ordine d’Arrivo:
Hamilton - Verstappen - Raikkonen - Ricciardo - Vettel - Magnussen - Bottas - Sainz - Hulkenberg - Leclerc.
Classifica Piloti:
Hamilton 145 - Vettel 131 - Ricciardo 96 - Bottas 92 - Raikkonen 83 - Verstappen 68 - Hulkenberg 34 - Alonso 32 - Sainz 28.
Classifica Team:
Mercedes 237 - Ferrari 214 - Red Bull 164 - Renault 62 - McLaren 40.