Formula 1 GP Giappone
Dopo la parentesi di Singapore Hamilton e Mercedes ristabiliscono le gerarchie.
Una gara senza particolari emozioni che, dopo Singapore, ha ristabilito le gerarchie tecniche e prestazionali della Formula 1 attuale. Tutto si è in pratica risolto allo start con Hamilton subito determinato a mettere in chiaro le cose con il compagno rivale Rosberg che non ha trovato niente di meglio da fare che disperdere il capitale della Pole Position e "regalargli" la gara e, salvo terremoti, anche il titolo mondiale.
Il resto, strategie dei pit stop a parte, emozioni zero o quasi. Vettel quello che c'era da prendere - il terzo posto - l'ha preso, con la professionalità e la classe di sempre, collezionando, oltre alle 4 vittorie, un altro podio, il 6º. Un bicchiere personalmente pieno ben oltre la metà, ma mezzo vuoto in termini realistici con le eccessive e sostanzialmente immotivate aspettative che si erano create dopo Singapore e che, saggiamente, Arrivabene aveva evitato di sopravvalutare dando credito a ipotesi di "... Mondiale riaperto".
Le due Ferrari (Raikkonen 4º) sono comunque lì incollate dietro le frecce d'argento, pronte, almeno con Vettel, a cogliere ogni occasione come seconda forza in campo e lottano con noi contro una Williams che un pellegrinaggio a Lordes per Massa dovrebbe proprio metterlo in programma.
Quanto a Red Bull e Toro Rosso a questo punto della stagione non hanno ancora chiaro se, con quale motore e quale proprietà saranno al via il prossimo anno.
Infine una sconsolata "nota umana" per un grande campione umiliato e deluso. Parliamo ovviamente di Alonso e del suo calvario. Per il G.P. di casa in Giappone la Honda aveva acquistato 18.000 biglietti per i dipendenti nella speranza di offrire loro qualche segno di progresso e un po' di tifo ai due piloti in una stagione deprimente.
Ha invece colpito - e duramente - lo sferzante sfogo urlato in corsa da Alonso quando si è visto superato dal minorenne Verstappen che ha la metà dei suoi anni: "... ho un motore daGT2!!!"
Dichiarazioni, per di più in diretta mondiale, che sgretolano la coesione e la fiducia che servono per tenere unito un organismo delicato come un team di F1.Basta pensare alla situazione analoga che ha provocato il divorzio Ferrari/Alonso.
Finirà così anche con Honda? E Alonso sarà ancora un grande pilota di F1 anche il prossimo anno? Glielo, e ce lo, auguriamo.
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton Mercedes 1:28:06.508
2. Nico Rosberg Mercedes +00:18.964
3. Sebastian Vettel Ferrari 00:20.850
4. Kimi Raikkonen Ferrari 00:33.768
5. Valtteri Bottas Williams-Mercedes 00:36.746
6. Nico Huelkenberg Force India - Mercedes
7. Romain Grosjean Lotus - Mercedes
8. Pastor Maldonado Lotus - Mercedes
9. Max Verstappen Toro Rosso - Renault
10. Carlos Sainz Jr Toro Rosso - Renault
Classifica mondiale piloti
1. Lewis Hamilton Mercedes 277
2. Nico Rosberg Mercedes 229
3. Sebastian Vettel Ferrari 218
4. Kimi Raikkonen Ferrari 119
5. Valtteri Bottas Williams 111
6. Felipe Massa Williams 97
7. Daniel Ricciardo Red Bull73
8. Daniil Kvyat Red Bull 66
9. Romain Grosjean Lotus 44
10. Sergio Perez Force India 39
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes 506
2. Ferrari 337
3. Williams-Mercedes 208
4. RedBull - Renault 139
5. Force India - Mercedes 77