FORMULA 1 GP GRAN BRETAGNA
Rosberg vince davanti a Webber e Alonso mentre Vettel si ritira.
Non se ne puo' davvero piu' di una Formula 1 come questa dove le monoposto e i piloti che le guidano altro non sono se non "accessori" degli pneumatici. E questo in primo luogo per l'assurdo regolamento che impone di utilizzarne almeno di due tipi in ogni gara e poi per la recente furbata dei test supplementari concessi alla Mercedes e poi puniti in modo ridicolo e, infine per quest'ultimo allucinante e pericoloso spettacolo di Silverstone con la strage di gomme che ha fatto fuori ben cinque concorrenti.
La Pirelli, fornitore unico con tutti i vantaggi e rischi della mancanza di concorrenza, avrà certamente molte cose da spiegare sul piano tecnico, sopportandone la pesante caduta di immagine. Penosa e sportivamente, oltre che sul piano della logica, la raccomandazione che arrivava ai piloti via radio di "evitare i cordoli" e speriamo che la prossima volta non si sentano dire di guidare come tassisti o frenare come allievi di scuola guida.
In definitiva a Silverstone si e' corso un G.P. di difficile interpretazione e che apre nuovi scenari. Ha vinto Nico Rosberg al suo secondo successo stagionale e terzo in carriera in un susseguirsi di situazioni mutevoli per cause extra sportive, spettacolari ed emozionanti solo negli ultimi 7 dei 52 giri in programma. A quel punto Vettel che si avviava a vincere il suo quarto G.P. della stagione e a mettere una seria ipoteca sul titolo mondiale e' stato tradito dalla sua imprendibile Red Bull e per i superstiti e' incominciata una vera e propria gara sprint.
Trovatosi in testa e con la safety car che aveva compattato le posizioni Rosberg ha brillantemente difeso la posizione dagli attacchi di Webber che ha fatto di tutto per riportare in Red Bull la vittoria e uguale grinta (e classe) ha messo in pista Alonso per conquistarsi a colpi di sorpassi il terzo gradino del podio che diventa anche il secondo nella classifica generale per il titolo piloti a soli 21 punti di distacco da Vettel.
Si e' in definitiva risolta in positivo una gara che era cominciata nel peggiore dei modi a cominciare dalle deludenti qualifiche proprio su quel circuito che si riteneva favorevole alla Ferrari che qui, nel 1951, aveva colto con il pilota argentino Gonzales scomparso in questi giorni, la sua prima vittoria nel mondiale di formula 1.
Di questo passo però non si può certo contare solo sulle disgrazie altrui; bisogna cominciare a capirci qualcosa nello sviluppo della monoposto. E naturalmente a capirci qualcosa con le gomme.