Formula 1 Gp Messico
Rosberg vince in Messico e le due Ferrari si ritirano.
È stato il miglior Rosberg dell’anno a rispondere al tre volte Campione del Mondo, quel Lewis Hamilton compagno di squadra che da due anni lo ha relegato ad un ruolo secondario all’interno del team Mercedes.
Ma quello del Messico sarà ricordato soprattutto perché per la prima volta non arrivano al traguardo le due Ferrari, che hanno passato il peggior week-end della stagione mettendo in casella due ritiri. Era dall’Australia 2009 che non succedeva.
Il commento di Vettel “ ho fatto una gara di m…” mentre si scusava via radio con il team è quanto mai chiaro. Una gara partita malissimo con il contatto tra Seb e Ricciardo alla prima curva con foratura della gomma postriore destra e tanto tempo perso per arrivare ai box. Poi un testacoda mentre cercava di recuperare posizioni e alla fine l’uscita di pista al 52° giro. Peccato perché il passo gara c’era ma giornate storte capitano a tutti e bravo Vettel a non cercare scuse da vero team leader.
Prima del suo ritiro era già fermo Raikkonen che si è toccato con Bottas, una replica a parti invertite tra i due dopo quanto successo nel GP di Russia; questa volta però nessuna penalizzazione. Peccato perché Kimi stava recuperando dopo essere partito al 19 posto per aver cambiato il motore e visto dove è arrivato Bottas, 3°, ci poteva stare un podio.
Ci doveva essere una risposta da parte di Rosberg alla serie di vittorie di Hamilton e così è stato con un primo posto fortemente voluto e difeso dai continui attacchi dell’inglese in un duello finale a suon di giri veloci. Complice la Safety Car entrata per spostare la Ferrari di Vettel ferma contro le barriere, che ha rianimato gli ultimi 15 giri di un GP fino a quel momento particolarmente noioso.
Il grido del pubblico “Nico-Nico” per la premiazione, che si è tenuta all’interno dello stadio in una coreografia davvero suggestiva ed in un clima da concerto rock, ridà morale a Rosberg per portare a casa il risultato minimo della sua stagione, il secondo posto in classifica. Ora Vettel , complice il ritiro è a 21 punti di ritardo.
Per la Mercedes questa è la 10 doppietta stagionale, la quarta dell’anno per Rosberg; 10 le ha vinte Hamilton mentre le restanti 3 sono andate a Vettel a conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, del dominio assoluto della casa tedesca.
Il ritorno della Formula 1 in Messico sul rivisto circuito messicano dedicato ai Fratelli Rodriguez (Pedro e Ricardo) è stato premiato con un pubblico record, 335.000 spettatori nei tre giorni, tutti scatenati per il locale Checo Perez (8° al traguardo). Qualche dubbio rimane sul circuito, non molto spettacolare e con poche possibilità di sorpasso, molto scenografico per la televisione e poco altro. Ma anche questo fa parte dell’attuale della F1.
Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (Ger) Mercedes 1:42:35.038
2. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes +00:01.954
3. Valtteri Bottas (Fin) Williams 00:14.592
4. Daniil Kvyat (Rus) Red Bull 00:16.572
5. Daniel Ricciardo (Aus) Red Bull 00:19.682
6. Felipe Massa (Bra) Williams
7. Nico Huelkenberg (Ger) Force India
8. Sergio Perez (Mex) Force Indias
9. Max Verstappen (Ola) Toro Rosso
10. Romain Grosjean (Fra) Lotus
Classifica piloti
1 Lewis Hamilton Mercedes 345
2 Nico Rosberg Mercedes 272
3 Sebastian Vettel Ferrari 251
4 Valtteri Bottas Williams 126
5 Kimi Räikkönen Ferrari 123
Classifica costruttori:
1 Mercedes 617
2 Ferrari 374
3 Williams/Mercedes 243
4 Red Bull/Renault 172
5 Force India/Mercedes 112