Formula 1 GP Russia

Una sola Marussia schierata al via e quella di Jules Bianchi rimontata e ferma ai box ad aspettare il suo pilota che lotta contro la morte. Un messaggio chiaro e dovuto che tutti sottoscrivono tranne Charlie  Whiting il direttore di gara che si autoassolve per quanto successo una settimana fa a Suzuka e che, senza alcuna vergogna, ha dichiarato: "...abbiamo agito al meglio, non serviva la Safety Car, rifarei le stesse cose". Non sono solo dalle nostre parti quelli che non hanno mai colpa di niente.

Veniamo alla gara, il primo G.P. In Russia,  33esimo paese ad ospitare la F1 sul circuito di Sochi, la città che ha ospitato l'Olimpiade invernale e aspetta i prossimi Mondiali di Calcio. E' arrivato anche Putin con un seguito di circa 800 tra accompagnatori e guardie del corpo e non poteva perdere l'occasione di mettere il suo marchio su questi successi dello sport sovietico, come sempre fanno i politici in questi casi di grande visibilità internazionale e popolarità interna.

Ha vinto Hamilton al quarto successo consecutivo, nono in stagione e trentunesimo in carriera come Nigel Mansell consegnando ufficialmente il titolo Mondiale Costruttori alla Mercedes, il primo della sua storia. Adesso viaggia con 17 punti di vantaggio su Rosberg giunto secondo. Il tedesco ha condotto una magnifica gara in rimonta dopo "un errore inutile" commesso già alla prima curva che l'ha costretto a cambiare strategia e correre tutta gara con lo stesso treno di gomme senza mai poter mettere seriamente in discussione la vittoria del compagno rivale.

Terzo gradino del podio per l'ottimo Bottas che ha confermato una volta di più le sue qualità di pilota e quelle della Williams, pur sempre motorizzata Mercedes. Meritava di essere meglio assistito dal box che ha ritardato troppo il cambio gomme.

Avrebbe potuto partecipare a questo "campionato dei secondi" anche Massa, ma un guasto nelle qualifiche l'ha obbligato a partire in nona fila ed anche la sua rimonta è rimasta senza pratica utilità. Buone cose ha fatto anche McLaren con Button e Magnussen che stanno facendo scivolare la Ferrari sempre più indietro nell'attuale scala dei valori in campo.

Solita delusione, infatti, per Alonso sesto e Raikkonen nono. Di progressi significativi non se ne vedono ed è logico ed evidente che ormai gli sforzi siano tutti orientati sulla macchina della prossima stagione dove però ancora molte cose devono essere definite a partire dalla composizione del team quanto a tecnici e piloti e dal tipo di sviluppo dei motori che sarà concesso. Fermo restando che già si parla di una Mercedes più avanti dei team rivali più diretti.

Ordine d’arrivo

1 44 Lewis Hamilton Mercedes 53 Winner 1 25

2 6 Nico Rosberg Mercedes 53 +13.6 secs 2 18

3 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 53 +17.4 secs 3 15

4 22 Jenson Button McLaren-Mercedes 53 +30.2 secs 4 12

5 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 53 +53.6 secs 11 10

6 14 Fernando Alonso Ferrari 53 +60.0 secs 7 8

7 3 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 53 +61.8 secs 6 6

8 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 53 +66.1 secs 10 4

9 7 Kimi Räikkönen Ferrari 53 +78.8 secs 8 2

10 11 Sergio Perez Force India-Mercedes 53 +80.0 secs 12 1

Classifica Piloti

1 Lewis Hamilton British Mercedes 291

2 Nico Rosberg German Mercedes 274

3 Daniel Ricciardo Australian Red Bull Racing-Renault 199

4 Valtteri Bottas Finnish Williams-Mercedes 145

5 Sebastian Vettel German Red Bull Racing-Renault 143


Classifica Costruttori

1 Mercedes 565

2 Red Bull Racing-Renault 342

3 Williams-Mercedes 216

4 Ferrari 188

5 McLaren-Mercedes 143

6 Force India-Mercedes 123

7 STR-Renault 29

8 Lotus-Renault 8

9 Marussia-Ferrari 2