Formula 1 Gp Spagna 2016
Vince Verstappen, stella nascente dal grande avvenire. Le Mercedes si autoeliminano e la Ferrari perde una grande occasione.
A Barcellona è nata una stella, Max Verstappen. Vince approfittando dell'autoeliminazione delle due Mercedes, ma di prove del suo talento ne aveva anticipate tante quando ancora non aveva l'età per guidare un'utilitaria su strada e già dava prove del suo talento in pista. Le promesse le ha mantenute tutte non appena ne ha avuto l'occasione. Non appena l'occhio lungo ed esperto di Helmut Marko, il boss della Red Bull,si è persuaso che per raggiungere la Mercedes bisognava mettere sulle Red Bull una coppia di piloti egualmente forti e motivati. Via quindi allo scambio di monoposto con Kvyat, declassato alla Toro Rosso, e per "l'olandese volante" (ormai dobbiamo chiamarlo così) salto in Red Bull per tirare fuori tutto quello che poteva dare con una macchina più performante anche se tutta da "imparare". E di certo Verstappen non si è fatto pregare a dimostrare che imparava in fretta e con la freddezza di un campione navigato.
Una volta che le varie fasi della corsa l'hanno proiettato in testa, e c'erano ancora una trentina di giri da percorrere, nessuno è stato più in grado di scavalcarlo, anche se ad inseguirlo c'erano due campioni del mondo, Raikkonen e Vettel e il compagno di team Ricciardo, pronto a tutto tranne che a mettere in discussione il ruolo di primo pilota del team come, del resto, aveva dimostrato nelle qualifiche restando davanti allo scatenato nuovo arrivato.
Nel suo giorno di gloria Verstappen deve sicuramente ringraziare, oltre a se stesso, la follia di Hamilton e Rosberg che si sono letteralmente "suicidati" a poche curve dal via eliminandosi a vicenda. Le immagini hanno mostrato chiaramente le due frecce d'argento scattare in testa e Rosberg pronto ad approfittare della piccola esitazione di Hamilton che, finalmente, aveva ritrovato il gusto della pole position (la 52ª in carriera). Vedersi superato dal rivale e dimenticarsi che c'erano ancora tutti i 66 giri in programma da percorrere deve aver fatto scattare, in entrambi i piloti, quell'attimo di follia pura che ha spinto il campione del mondo a cercare di "vendicarsi" all'istante, forzando un passaggio impossibile sulla destra in uno spazio che Rosberg provvedeva a rendere sempre più angusto e impraticabile spingendo il rivale sull'erba.
Dirà poi che la manovra dipendeva dal fatto di avere ancora inserita la procedura di partenza, ma l'accompagnamento sull'erba di Hamilton non è stato certo "amichevole".
Da qui l'inevitabile perdita di controllo della monoposto dell'inglese, il testa-coda e l'impatto violento tra i due. Corsa finita per entrambi in neanche mezzo giro di pista. Di chi la colpa? Di Hamilton che ha tentato un sorpasso difficilissimo e con nessuna speranza che Rosberg glielo concedesse, o di Rosberg che ha difeso la sua prima posizione in modo chiaramente ostile? Deciderà l'indagine interna in corso con le relative possibili sanzioni. Toto Wolf ha parlato di una responsabilità da dividere al 50% tra i due galli del pollaio, ma parlava da team manager preoccupato della pace interna. Lauda, da (ex)pilota, ha detto chiaro che il comportamento dei due era “...scandaloso, inaccettabile e stupido" e siamo d'accordo in molti. Vedremo gli sviluppi, specie per i rapporti interni tra i due piloti.
Resta il fatto che per Red Bull e Ferrari si aprivano insperate opportunità di successo; maggiori per le due rosse che, ci dicevano, potevano contare su un passo-gara più efficace.
E invece Verstappen le rosse le ha "fatte blu". Sul podio entrambe con Raikkonen davanti a Vettel, ma solo perché Ricciardo ha forato una gomma a due giri dalla fine oltre ad aver sbagliato strategia nel cambio gomme. Un secondo e terzo posto non si butta via e magari conta nella classifica per il Mondiale Costruttori, ma qui si tratta di una "mancata vittoria" e l'ha ben capito Marchionne con il suo commento sconsolato: "... è dura".
Vedremo a Montecarlo se il nuovo Principe della Formula 1 - in attesa di diventarne il Re - si confermerà, se la Red Bull avrà veramente pescato il jolly e se la Ferrari mostrerà davvero qualcuno dei progressi tanto attesi. Oppure se la vendetta della Mercedes colpirà inesorabile.
Ordine d'arrivo
1 Max Verstappen Red Bull 01.30.537 (64 giri)
2 Kimi Raikkonen Ferrari +0″616
3 Sebastian Vettel Ferrari +5’581
4 Daniel Ricciardo Red Bull +43”950
5 Valtteri Bottas Williams +45″026
6 Carlos Sainz Toro Rosso
7 Sergio Perez Force India
8 Felipe Massa Williams
9 Jenson Button McLaren
10 Daniil Kvyat Toro Rosso
Classifica mondiale piloti
1 Nico Rosberg 100
2 Kimi Raikkonen 61
3 Lewis Hamilton 57
4 Sebastian Vettel 48
5 Daniel Ricciardo 48
6 Max Verstappen 38
7 Felipe Massa 36
8 Valtteri Bottas 29
9 Daniil Kvyat 22
10 Romain Grosjean 22
Classifica mondiale costruttori
1 Mercedes 157
2 Ferrari 109
3 Red Bull/TAG Heuer 94
4 Williams/Mercedes 65
5 Toro Rosso/Ferrari 26
6 Haas/Ferrari 22
7 Force India/Mercedes 14
8 McLaren/Honda 12
9 Renault 6