FORMULA 1 GP SPAGNA
Doveva essere l’occasione per una “remontada”.
Volevano che finisse così Alonsoche tutto avrebbe sopportato tranne una nuova sconfitta in casa, il team impegnato allo spasimo e i tifosi tutti della Ferrariper non cadere nella depressione di una stagione che si sarebbe messa male.
E vittoria è statacon il grande Fernando che, da quel campione che è, non perde certo l’occasione di vincere se appena si manifestano le opportunità di farlo e se niente di estraneo alla corsa viene a rompere le uova nel paniere.
A Barcellona tutto è andato per il verso giusto. Il pilota,la macchinache puntualmente smentisce in gara le delusioni delle qualifiche, e le strategiedai box che sono intervenute con tempestività a neutralizzare tutte le incognite delle gomme.
E’ andato bene anche Massa, che Dio sa se aveva bisogno, per il morale e per le classifiche, di ritrovare il podio (3° partendo in quinta fila) dopo tante prove opache e vicissitudini di ogni tipo. Se niente niente continua di questo passo il suo apporto alla causa può diventare determinante.
Il G.P. è stato di sicuro molto emozionante ed anche divertente per il continuo modificarsi di situazioni in pista determinate dal gioco, per molti versi insopportabile sul piano puramente sportivo, dei pit-stop:se ne sono contati complessivamente 84 (in Ungheria 2012 sono stati addirittura 88), tanto che qualche pilota ha dovuto perfino chiedere al box in che posizione si veniva a trovare in certe fasi della gara.
Il dominio di Alonso, comunque, non è mai stato in discussione. Si è capito bene il ruolo da protagonista che avrebbe giocato fin dallo scatto in partenza, quando è andato a mettersi subito alle spalle del “polemam” Rosberg e poi dalla sicurezza con la quale ha gestito le gomme e le soste ai box telecomandate addirittura da Maranello con le sofisticate tecnologiedi simulazione a distanza; soprattutto negli interminabili 10 giri finali percorsi, in pratica, gli pneumatici “sulle tele” e con un Raikkonen scatenatonella rincorsa. Con questa di Barcellona Alonso conquista la sua 32a vittoria, la 11° in Ferrari(come Massa) e la seconda in stagione dopo la Cina.
Tra gli altri che si sono messi in evidenza il concretissimo (e sempre più pericoloso) Kimi Raikkonencon una sequenza di 30 G.P portati a termine e a punti per la 21° volta consecutiva. Vuoi vedere che nella corsa al titolo è lui il vero terzo incomodo tra Vettel e lo stesso Alonso?
Nuvole nere in casa Mercedes, con Rosberg che non riesce a chiudere più in là del 6° posto e Hamilton doppiato e a chiedersi se ha fatto un affare a cambiare team. Davvero difficile da digerire una situazione che vede le frecce d’argento OK in qualifica(terza pole di fila negli ultimi GP) e KO in gara.
E la Red Bull? Decisamente un bella ridimensionatacon Vettel 4°a salvare il salvabile e Webber subito dietro a confermare il ruolo di gregario; altro che lamentarsi per la vittoria scippata in Malesia o per gli ostacoli che gli ha procurato Massa in qualifica. Dal ciclo di gare europee si spera ora che lo sviluppo della Ferrari prosegua con passo spedito e sicuro. La verifica tra due settimane a Montecarlo che con lo sport non c’entra niente, ma con lo smart set sì. (m.p)