Formula 1 GP Spagna
Poker per Hamilton, scala reale per Mercedes
Ha vinto Hamilton che per la quarta volta consecutiva ha dimostrato di essere irraggiungibile anche per un compagno mai domo come Rosberg che gli è arrivato negli scarichi in un arrivo in parata che ormai non fa quasi più notizia, ma che gli fa perdere la testa nella classifica del mondiale piloti e forse la parità di trattamento nella gerarchia interna di squadra (100 punti l'inglese e 97 il tedesco). Quello che vale per i due campioni vale ovviamente anche per la Mercedes altrettanto e forse ancora più irraggiungibile da tutti gli altri team.
La corsa dei secondi, cioè dei terzi, l'ha vinta (si fa per dire) Ricciardo sempre convincente e del tutto indifferente di doversi misurare con un capo squadra quadricampione del mondo come Vettel che comunque si è preso la soddisfazione di un brillante quarto posto che vale oro se si considera che partiva dal quindicesimo posto nello schieramento di partenza, e di chiudere con il giro più veloce. Prima di parlare dell'ennesimo disastro Ferrari c'è anche da sottolineare la bella prova di Bottas, un altro di quei giovani che si sta mettendo in luce e che poco o niente si preoccupa dei confronti con il più esperto compagno Massa.
Arriviamo infine a Maranello con l'amara constatazione di aver assistito al doppiaggio di Raikkonen che pur aveva dato l'impressione di un certo risveglio almeno nei confronti di Alonso che poi, però, ha rimesso le cose a posto non solo precedendolo nell'ordine d'arrivo, ma evitando, almeno lui, l'onta di un doppiaggio che in Ferrari fa male assai.
Si diceva un tempo che il ritorno della gare in Europa era il punto di ripartenza per quei team che avevano dei ritardi da colmare sullo sviluppo delle nuove monoposto. Bisognava solo avere un po' di pazienza, tornare a respirare l'aria di casa cambiando continente (dall'Australia all'Asia) e poi l'olio buono sarebbe venuto a galla e in Ferrari avevano anche messo in atto una rivoluzione con la sostituzione di Domenicali al vertice del team per stimolare la truppa e dare il via ai necessari cambiamenti.
Invece bisognerá cambiare ancora continente e andare in Canada dove, almeno a quanto assicura Montezemolo che ha messo prudentemente le mani avanti prima di questa gara, si vedranno dei progressi.
Non ci resta che attendere fiduciosi anche se resta l’amara considerazione finale di Alonso che lo scorso anno qui a Barcellona aveva trionfato: “…è un anno che non vinciamo e a breve non è previsto”.
Ordine d’arrivo
1 Hamilton - Mercedes
2 Rosberg -Mercedes
3 Ricciardo - Red Bull
4 Vettel - Red Bull
5 Bottas - Williams
6 Alonso - Ferrari
7 Raikkonen - Ferrari
8 Grosjean - Lotus
9 Perez - Force India
10 Hulkenberg - Force India
Mondiale Piloti
Lewis Hamilton - Mercedes 100
Nico Rosberg - Mercedes 97
Fernando Alonso - Ferrari 49
Sebastian Vettel - Red Bull Racing 45
Daniel Ricciardo - Red Bull Racing 39
Nikolas Hulkenberg - Force India F1 37
Valtteri Bottas - Williams 34
Jenson Button - Mclaren 23
Kevin Magnussen - Mclaren 20
Sergio Perez- Force India F1 20
Mondiali costruttori
1 Mercedes 197
2 Red-Bull -Renault 84
3 Ferrari 66
4 Force India- Mercedes 57
5 Williams - Mercedes 46
6 McLaren 43
7 Toro Rosso - Renault 8
8 Lotus- Renault 4