Formula 1 Gp Ungheria 2016

Ha vinto l'inglese che mette in carniere la 48ª vittoria in carriera (Prost con le sue 51 è nel mirino) e porta a 5 i successi all'Hungaroring come nessun altro pilota. Centra anche il bersaglio grosso, cioè quello di completare, dopo 11 gare, l'inseguimento a Rosberg e portarsi al comando della classifica del Mondiale Piloti: 192 punti per lui, 186 per il rivale compagno di team.

La gara è praticamente "cominciata sabato" con le complicatissime qualifiche sotto la pioggia. Qui Rosberg ha conquistato, con abilità e un po' di furbizia, una Pole cha ha mandato su tutte le furie Hamilton, che aveva anche rischiato di restare fuori dalla Q2. Nico, però, ha provveduto a vanificare il tutto con la partenza disastrosa chiuso "a sandwich" tra Ricciardo ed Hamilton.

La regola che impone di prendere il via con le stesse gomme con le quali si è ottenuto il tempo in qualifica ha poi generato una lunga serie di giri punteggiati dai Pit Stop a loro volta determinati dal numero di soste programmate o arrischiate. La strategia messa in atto per Raikkonen che partiva 14° e che doveva recuperare quante più posizioni possibile, ha messo ad esempio il pilota nelle condizioni anche morali di sfruttare al meglio tutta la sua carica agonistica e il potenziale di una Ferrari quanto mai in palla. Ne è uscito il miglior Raikkonen della stagione e il miglior pilota in gara come ha dimostrato nel "conflitto generazionale" con l'indomabile Verstappen nella lotta per il 5º/6º posto, quello di cui, alla fine, ha dovuto accontentarsi.

Risalendo la classifica finale non è stata meno combattuta la lotta tra Vettel smanioso di rilancio e Ricciardo che ha difeso con i denti il terzo gradino del podio, il ruolo di prima guida nel team e quello per la Red Bull di team (per ora) primo sfidante di Mercedes.

Quindi e allo stato delle cose, oggi "il catalogo è questo": due irraggiungibili e intercambiabili Mercedes, una Red Bull, una Ferrari che ancora non aiuta come si vorrebbe Vettel, un'altra Red Bull in agguato e, infine, un'altra Ferrari, quella di Rosberg, che sembra finalmente pronta a dare una mano. Resta però il fatto che dopo 11 gare nessuna vittoria è arrivata a Maranello (contro le tre del 2015) e una sola volta, in Spagna, lo strapotere delle frecce d'argento è stato messo in discussione dal fenomeno Verstappen.
E gli altri. Tutti doppiati. Compreso Alonso con il suo ottimo 7º posto, a riprova che il piede è sempre pesante.

Appuntamento tra una settimana al GP di Germania.

Ordine d'arrivo

1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes), i 306,630 km in 1 h 40:30.115
2. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1.977
3. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 27.539
4. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 28.213
5. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 48.659
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 49.044
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
8. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
10. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro

Classifica mondiale piloti

1 Lewis Hamilton 192
2 Nico Rosberg 186
3 Daniel Ricciardo 115
4 Kimi Raikkonen 114
5 Sebastian Vettel 110
6 Max Verstappen 100
7 Valtteri Bottas 56
8 Sergio Perez 47
9 Felipe Massa 38
10 Carlos Sainz Jr. 30

Classifica mondiale costruttori

1 Mercedes 378
2 Ferrari 224
3 Red Bull Racing 223
4 Williams 94
5 Force India 74
6 Toro Rosso 45
7 McLaren 38
8 Haas F1 Team 28 ì
9 Renault F1 Team 6
10 Manor Racing 1