FORMULA 1 GP USA
Sempre Vettel! Corre solo per la storia!
Certo che con un Vettel così in forma c’è poco da sperare che cambino i risultati. Anche ad Austin per il GP degli USA ha vinto portando a 8 le vittorie consecutive ( Belgio, Italia, Singapore, Corea,Giappone, India, Abu Dhabi e Stati Uniti il filotto), togliendo il record che resisteva dal 2004 a Michael Schumacher, idolo giovanile del quattro volte iridato.
Corre solo per i record e non c’è dubbio che cercherà di migliorare la performance avendo ancora una gara a disposizione tra una settimana a Interlagos in Brasile dove potrà arrivare ai 13 successi in una sola stagione.
Con la 38° vittoria in carriera ha messo definitivamente nel mirino anche Ayrton Senna (41 centri) e già che c’era ha fatto il weekend perfetto realizzando la Pole e il giro più veloce; in pratica non c’è stata storia per nessuno.
Ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, un totale controllo della corsa sin dal via quando, presa la testa alla prima curva, si è limitato a gestire l’andamento senza troppe preoccupazioni con la regia internazionale che si è praticamente dimenticata di lui inquadrandolo solo poche volte. Ci ha provato ad impensierirlo Grosjean (quarto podio nelle ultime cinque gare) che è riuscito almeno a prendersi la soddisfazione di tenere dietro la seconda Red Bull, quella di Webber.
Un finale di campionato davvero notevole per il francese che ha fatto dimenticare i vari problemi della Lotus e l’assenza di Raikkonen, che ha preferito farsi operare alla schiena e saltare gli ultimi due appuntamenti (anche per la questione aperta dei mancati pagamenti).
Se non ci fosse stato Alonso la Ferrari si sarebbe trovata di fronte ad un disastro. Lo spagnolo ha lottato come sempre per racimolare un quinto posto finale che almeno lo mette al sicuro per il secondo posto nella Classifica Piloti. Si è dovuto difendere dagli attacchi di Hulkenberg con la Sauber nel finale, ma la sfida tra i Costruttori sembra sempre più compromessa. Infatti ancora una volta una Mercedes, con Hamilton, è arrivata davanti e il distacco è così aumentato a 15 punti grazie al piccolo contributo di Rosberg piazzatosi davanti a Massa completamente scomparso per tutto il fine settimana. La Scuderia ha la testa al 2014 e si vede ma un risultato positivo ed i relativi guadagni servirebbero soprattutto in chiave futuro.
È spiaciuto non vedere al via Davide Valsecchi. La Lotus ha preferito sostituirlo con Kovalainen solo 15° al traguardo ma, lasciare ai box il campione di GP2 è davvero un peccato oltre che un non riconoscere dei meriti conquistati sul campo, sicuramente più competitivo del finlandese. Poche le parole di appoggio al giovane italiano da parte di istituzioni sportive e sponsor. Così passa un altro anno senza nostri piloti in F1 e questo non è per niente bello.