GP del Bahrain Il ritorno di Vettel
Nella totale indifferenza verso la situazione politica del Paese e le tensioni sociali che hanno provocato anche una vittima si è disputato il GP del Bahrain.
La prima. Ha vinto Vettel, campione ritrovato dopo un avvio di stagione dove sembrava proprio che la sua stella e quella della red Bull si stesse offuscando. Invece per il bicampione del Mondo è maturato il weekend perfetto: pole position (la 31° in carriera), vittoria (la 22°) e la conquista del primo posto nella classifica Costruttori. Può partire da qui la rincorsa per la caccia al terzo titolo consecutivo.
Seconda considerazione: questo che si corre è un campionato di grande equilibrio. Sono infatti quattro i vincitori delle quattro gare fin qui disputate (Button, Alonso, Rosberg e Vettel) e di quattro Team diversi; sono poi otto i piloti che sono saliti sul podio; c’è anche un francese, Grosjean, ed era dai tempi di Alesi che un transalpino non otteneva questo risultato.
Sempre in tema di nuovi equilibri c’è da segnalare con piacere la conferma della Lotus. Raikkonen ha a lungo insidiato Vettel per la vittoria e non sembra minimamente risentire della lunga assenza dalla Formula 1. La conferma del valore delle macchine nero-oro viene dall’ordine d’arrivo che vede il pilota finlandese secondo e Grosjean ottimo terzo.
Ai progressi della Lotus portano preziosissimi contributi i motori Renault. Se in Cina, infatti, era stata Mercedes a piazzare tre suoi motori sul podio, sul circuito del deserto la Renault ha fatto addirittura “poker”.
E siamo alla Ferrari. In sostanza Alonso, 7° al traguardo e con 10 punti di distacco dal vertice della classifica piloti, limita i danni al termine del difficile ciclo di gare extra-europee e Massa è entrato per la prima volta in zona punti. Adesso si spera che per le Rosse di casa nostra le cose possano prendere una piega diversa. Si fa molto affidamento sulle novità che saranno provate nei test del Mugello e che debutteranno il 15 maggio a Barcellona alla ripresa delle ostilità.
Correre in Spagna sarà certamente per Alonso uno stimolo in più. Sperando che basti. E che anche gli altri non facciano ulteriori progressi.