GP di Spagna Equilibrio e speranze
C’è mancato un niente perché Alonso e la Ferrari battessero quel colpo che ci si aspettava con l’inizio della serie di gare europee nel Mondiale di Formula 1.
Pastor Maldonado ha con pieno merito portato al successo una Williams che non vedeva la bandiera a scacchi per prima dal 2004; è anche il primo pilota venezuelano a vincere una gara in Formula 1 dove, prima di lui, solo il connazionale Jonny Ceccotto aveva lasciato qualche traccia, per altro meno vincente di quanto aveva fatto come campione motociclista.
Mettiamoci anche qualcosa di italiano, in questa vittoria del bravo Pastor, perché come pilota la sua carriera è nata e si è sviluppata nel nostro Paese.
Sentiremo parlare sempre più spesso di lui se è vero che non è proprio l’ultimo arrivato, ma è già stato Campione Mondiale in GP2 nel 2010 e, in Formula 1, aveva già dato prova del suo temperamento all’inizio dell’anno in Australia e proprio battagliando con Alonso.
E siamo a noi, alle Rosse. O meglio “alla” Rossa, a quella di Alonso.
E’ stato in testa a lungo; per merito suo alla partenza con una zampata da fuoriclasse che ha bruciato Maldonado, e poi alternandosi con lo stesso nel gioco dei pit-stop.
Ha dato un’ulteriore domostrazione, se ce ne fosse bisogno, delle sue capacità e temperamento, a riprova che a Maranello stanno lavorando bene e i progressi si sono visti. Quando però la gara è passata dalle macchine alle strategie, alle gomme ed alle temperature c’è stato poco da fare ed è diventato difficile, quanto prezioso, difendere il 2° posto.
Un risultato che riporta Alonso in testa alla classifica piloti, sia pure in coabitazione con Vettel per il quale il tempo dei trionfi facili sembra davvero tramontato, ma disperatamente solo quanto agli aiuti, in gara e nella classifica per Costruttori, che non gli vengono da un Massa (doppiato) che purtroppo sembra non essere più un vero pilota di Formula 1.
Tra le conferme si pone in evidenza la qualità dei motori Renault primi, terzi e quarti al traguardo di Barcellona, e capaci di rilanciare alla grande team come Williams e Lotus che sembravano naufragati nel loro straordinario passato.
Tra 15 giorni appuntamento a Montecarlo per il solito Gran Premio “roulette”. Qui le varie Red Bull, McLaren e Mercedes uscite da Barcellona con le ossa rotte cercheranno una rivincita difficile, ma non impossibile. Anche perché potrebbe uscire il “Rosso”.