Formula 1 GP Barhein

Due conferme una positiva e una negativa e una piacevole sorpresa. Manco a dirla la conferma positiva è quella di una - anzi due - Mercedes imprendibili con Hamilton che vince e Rosberg che fa di tutto per non ripetere esattamene l'ordine d'arrivo della settimana scorsa in Malesia: 1° Hamilton alla sua 24a vittoria in carriera (come Fangio, tanto per dire) e  Rosberg secondo e quindi il terzo successo per le frecce d'argento su tre gare e la seconda doppietta di fila. Un trionfo che ha un particolare valore perchè negli ultimi giri è stata lotta vera, verissima, tra i due compagni di squadra con sorpassi e controsorpassi a dir poco feroci e incredibilmente spettacolari fino a quando, a due giri dalla fine, è arrivato dai box l'ordine di "...piantarla di divertirsi e portare a casa le due macchine". Lo ha confermato Aldo Costa, il tecnico ora in Mercedes dopo aver contribuito all'ultimo titolo mondiale della Ferrari con Raikkonen.

In virtù di questo risultato Rosberg mantiene la testa della classifica pilota con 61 punti mentre Hamilton gliene rosicchia qualcuno e si piazza secondo con 50 e la Mercedes guida senza rivali credibili il campionato costruttori con 111 punti davanti alla Force India, 44 e McLaren 43.

E la Ferrari? Non pervenuta ed è questa la seconda conferma, quella negativa con Alonso 9° al traguardo e Raikkonen 10°. E già questo è un non piccolo disastro se è vero che ci si aspettava qualche progresso e invece le due rosse si sono beccate un minuto di distacco fino al momento dell'ingresso in pista della Safety Car per l'incidente provocato dal solito Maldonado che ha messo a rischio la vita di Gutierrez e poi hanno dovuto incassare altri 24 secondi negli ultimi 10 giri.

L'atmosfera in casa Ferrari è emersa con tutta evidenza dalla faccia e dalle dichiarazioni del presidente Montezemolo al momento di lasciare il circuito ben prima della fine della gara "... fa male al cuore vedere una Ferrari così lenta", Il resto l'ha messo Alonso con il suo sconsolato "... non ho potenza, non c’è niente da nascondere, il circuito ha messo in mostra tutte le nostre difficoltà". Del resto i numeri che non mentono mai dicono, scorrendo l'ordine d'arrivo e le varie classiche che, al momento, la Ferrari è la quinta forza in campo dietro a Mercedes, Force India, Williams e Red Bull e, altro rospo difficile da ingoiare, c'è anche un tale Massa pregato di trovarsi un altro volante, che si prende il lusso di mettersi dietro il suo ex capo squadra.

Passando alla sorpresa va sottolineato con piacere che la Formula 1 ha forse ritrovato un po' della sua anima, cioè quella componente di spettacolarità ed ardimento fatta di sorpassi tirati con coraggio e perizia da piloti desiderosi di dimostrare che il proprio ruolo non è esattamente quello di portare la monoposto che guidano da qui a lì cercando di consumare il meno possibile.

Abbiamo già detto del duello tra i due alfieri della Mercedes, ma non meno divertenti sono state le battaglie tra compagni di squadra, tra Massa e Bottas, tra Perez (per la prima volta sul podio e quell'osso duro di Hulkenberg e tra un sempre più convincente Ricciardo che non ci pensa due volte a mettersi dietro Vettel.

Tutto questo, almeno per ora, si svolge per l’altro Campionato, quello che mette in palio il terzo posto, ma piuttosto che niente, come dice il saggio "...piuttosto". Avanti così. E speriamo che Pasqua, tempo per definizione deputato alle sorprese, ce ne faccia qualcuna non solo nell'uovo di cioccolata.