Il GP Singapore di F1 secondo i tecnici Brembo
Tutti i segreti del circuito di Singapore raccontati dai tecnici della Brembo.
Dal 16 al 18 settembre il Marina Bay Street Circuit ospita il 15°appuntamento del Mondiale 2016 di Formula 1. Un circuito cittadino progettato dall’architetto Hermann Tilke intorno alla baia della Città Stato che dal 2008 ospita il Mondiale F1 e che scenograficamente è uno dei più spettacolari della stagione visto che si disputa di sera con la pista interamente illuminata.
Singapore ha il numero più alto di curve di ogni altro circuito (23), ma è il secondo giro più lento dopo Monaco con temperature alte della pista che però non evolvono come in una gara diurna. Solitamente è una gara molto lunga con un’alta probabilità di intervento della Safety Car (due lo scorso anno), che influisce molto sulle strategie da adottare in corsa. Inoltre il tempo dei pit stop è lungo per il limite di velocità più basso e una pit lane lunga.
Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il circuito stradale di Marina Bay rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni, con un indice di difficoltà di 9, lo stesso valore del GP Messico e del GP Bahrein. Le 22 curve richiedono l’impiego dei freni in 13 occasioni per giro con una percentuale di tempo in frenata del 24 % della durata complessiva della gara. 2 staccate del Marina Bay Street Circuit sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà e le altre 6 sono light. La più difficile è la curva Memorial (curva 7) dove le monoposto passano da 329 a 100 km/h in soli 1,42 secondi in cui percorrono 100 metri, con i piloti sono soggetti ad una decelerazione di 5,1g. Significativo lo sforzo alla curva Sheares (curva 1) dove la velocità scende in 1,22 secondi da 321 a 128 km/h, grazie ad un carico di 151 kg sul pedale del freno con 4,9 g di decelerazione. La curva più lenta è invece la 8, impostata a 70 km/h dopo una frenata di 92 metri con un carico di 85 kg sul pedale del freno. La mancanza di adeguati spazi per il raffreddamento, il rettilineo più lungo misura solo 832metri, ne fa uno dei circuiti più duri per gli impianti frenanti e particolare attenzione viene rivolta all’usura del materiale d’attrito.
Le monoposto con freni Brembo hanno vinto 6 delle 8 edizioni del GP di Singapore. Metà di questi successi li ha conquistati la Red Bull, tutti con Sebastian Vettel che è riuscito a vincere anche un anno fa con la Ferrari. Da allora la Casa di Maranello non ha però più vinto.
Per i pneumatici fanno il loro ritorno Pirelli P Zero Purple ultrasoft, in combinazione con supersoft e soft. Con le Yellow Soft in grado di percorrere lunghi stint, le Red Supersoft come mescola più versatile e le Purple Ultrasoft che verrà usata principalmente nella qualifica.
L’anno scorso la strategia vincente di Sebastian Vettel è stata su due soste, partendo con le supersoft, montò di nuovo le supersoft nel giro 13, poi soft nel giro 37.