MAZDA 787B LE MANS
Sono le ore 16 di un caldo pomeriggio di domenica 23 giugno 1991, 20 anni fa esatti e la scena si svolge sul rettilineo della più grande gara d’auto che si disputa: la 24 ore di Le Mans.
Il pubblico ha capito da tempo che sta guardando l’arrivo di una corsa che resterà per sempre negli annali, tutti pronti a festeggiare in attesa che scocchi la 24° ora.
Passa, infatti, per prima sotto il traguardo la Mazda 787B nei suoi inconfondibili colori arancione verde che ha dominato la massacrante maratona di durata con l’equipaggio composto dal belga Bertrand Gachot, dall’inglese Johnny Herbert e dal tedesco Volker Weidler.
Parlavamo di un evento unico perché la Mazda 787B è stata l’unica auto giapponese a vincere sul circuito della Sarthe ed anche l’unica a vincere con un motore rotativo. Rispondeva ai regolamenti in vigore per le vetture di Gruppo C ed era spinta da un quadrirotore turbo da oltre 700 CV, tipo di propulsore che per l’ultima volta sarebbe stato ammesso in gara. I tecnici Mazda hanno sfruttato al meglio l’occasione presentata che dava a chi utilizzava motori “non convenzionali” maggiore libertà in fatto di peso e benzina. Ricordiamo che Mazda è l’unico costruttore a livello mondiale che ancora si impegna nello sviluppo di questo tipo di motore che negli anni è stato abbandonato da tutti per gli alti costi di costruzione e per la difficile messa a punto. Oggi lo si può guidare sulla Mazda RX-8.
La concorrenza presente quel giorno vedeva al via gli squadroni Sauber-Mercedes con tre vetture, con un giovanissimo Schumacher tra i piloti impegnati e quello Jaguar con ben quattro XJR-12 indicati da tutti gli addetti ai lavori come i favoriti. Numerose le Porsche anche se le 962 incominciavano ad avere i segni di molte battaglie e degli anni.
Da allora la 787B è stata portata a godersi un meritato riposo nella sede del museo della casa di Hiroshima dove ha passato questi anni a farsi ammirare dal pubblico.
L’occasione del ventennale della vittoria è stata sfruttata dagli organizzatori dell’ACO (Automobile Club de l’Ouest) per invitare Mazda a riportarla sul luogo del “delitto” per compiere qualche giro di pista commemorativo qualche ora prima del via ufficiale.
L’evento è previsto per le 12,30 di sabato 11 giugno e per l’occasione è stata sottoposta ad un completo e quanto mai accurato restauro che ha interessato tutti gli aspetti tecnici e meccanici. Per essere sicuri del lavoro sono stati richiamati al reparto corse Mazdaspeed anche alcuni dei tecnici che hanno vissuto in prima persona quello storico giorno. I primi test svolti dagli ex collaudatori e Yoshimi Katayama, Takashi Yorino e Yojiro Terada (questi ultimi due in corsa quel giorno con una vettura gemella) hanno confermato che si poteva di nuovo affrontare le Mans.
Non mancheranno nemmeno i piloti che l’hanno portata in pista e c’è già l’adesione del vincitore Johnny Herbert, di di Pierre Diudonné e di David Kennedy nel 1991 alla guida di altre due Mazda. Inoltre, a festeggiare con Mazda la ricorrenza ci sarà anche un pilota d'eccezione e amante delle competizioni su pista come Patrick Dempsey, attore americano famoso in tutto il mondo.
Sarà bello sentire il caratteristico sibilo del rotativo mentre percorre per un’ultima corsa il lunghissimo rettilineo dell’Hunaudières.